giovedì 25 dicembre 2008

2009: 63 emergenze planetarie!

"Il mondo è in emergenza", ma non per i cambiamenti climatici, l'effetto serra che hanno origini naturali: questo il monito del professor Antonino Zichichi, uno dei massimi esponenti della Cultura Scientifica moderna che ha effettuato importanti scoperte nello studio delle Forze Fondamentali della Natura

Esistono 63  emergenze planetarie che riguardano problemi relativi a:

    1. disponibilità di acqua e cibo

    2. tutela del suolo da inquinamento e desertificazione

    3. energia

    4. cambiamenti climatici

    5. tutela del pianeta da catastrofi e nuove minacce militari

    6. disponibilità di organi per i trapianti

    7. malattie infettive e "inquinamento culturale"

Dai un aiuto alle emergenze planetarie

www.fao.org

Calendario 2009: "Love Planet Earth"

Love Planet Earth” è il calendario terza edizione di Telespazio, dedicato nel 2009 al tema dell’Acqua e alle emergenze ambientali ad essa collegate.

Associando sei immagini satellitari ad altrettante fotografie, Telespazio esplora il tema delle nuove emergenze planetarie legate a questa risorsa fondamentale.

Il calendario in formato pdf è scaricabile a quest’indirizzo: (www.telespazio.com/calendar)

lunedì 22 dicembre 2008

Buoni propositi per il 2009: mi attivo per uno sviluppo etico e sostenibile

Vuoi schierarti in prima persona  per uno sviluppo etico e sostenibile? Ecco alcuni link di riferimento

contro la fame nel mondo: www.fao.org

contro l'esclusione sociale: http://www.actionaid.it

per la messa a bando delle armi nucleari: http://www.unfuturosenzatomiche.org/

per preservare/salvare paesaggio, arte e  natura dell'Italia: http://www.fondoambiente.it

per proteggere l'ambiente e promuovere la pace: https://www.greenpeace.it

attivismo animalista: http://www.agireora.org/

domenica 7 dicembre 2008

Umanizzare la terra contro l'inquinamento ed il consumismo

Nel perseguimento di politiche antiecologiche non esiste morale, non esiste rispetto per se stessi e gli altri. La terra, l'aria, l'acqua sono elementi necessari alla nostra buona salute e ad un' esistenza dignitosa, sono patrimonio  di tutti e come tali andrebbero tutelati con il contributo di ognuno. La contaminazione dell'ambiente si origina da quelle delle nostre coscienze.

Un inquinamento a monte di quelli visibili e noti a tutti, ha originato gli altri. L' inquinamento ideologico, del valore umano e dei beni dell'umanità, ha ferito prima la nostra dignita e poi la nostra terra. Mi chiedo perchè? Ci siamo spinti troppo in là..troppe merci, troppo consumismo per condannarci a vivere tra rifiuti, uso eccessivo di energia e di carburante per velocizzare l'esaurimento delle risorse combustibili e per aumentare l'effetto serra, città piene di luci e per questo a rischio di black-out, spreco di acqua quando già è scarsa la disponibilità di risorse idriche.

Ci stiamo autodistruggendo, stiamo agendo contro noi stessi, contro una vita umana sostenibile.

Quando ci si spinge oltre, conviene indietreggiare..subito.

Di "ambiente" si parla, si scrive perchè è un problema sotto gli occhi di tutti, ma,  tra i tanti  comportamenti "very eco-friendly" solo perchè "di moda" o al contrario perchè "alternativi" o infine per un uso politico o moralistico, spero si distinguano sempre di più quelli davvero sentiti con impegno e rispetto verso noi stessi e il pianeta in cui viviamo. Umanizzarci  per ripulirci "dentro" e "fuori" è la strada da percorrere

 

domenica 23 novembre 2008

"Malagrotta, una bomba di veleni a Roma diossina e acque inquinate"

La discarica di Malagrotta

di CECILIA GENTILE

ROMA - Falde, fossi e corsi d'acqua inquinati. Nella zona della discarica di Malagrotta, il Rio Galeria e gli altri canali di irrigazione naturali o artificiali contengono veleni. Lo dice l'Arpa, l'Agenzia regionale protezione ambiente a "Report", la trasmissione di Milena Gabanelli che stasera alle 21.30 su RaiTre dedica la puntata alla cittadella dei rifiuti sorta dagli anni '80 a ovest di Roma, tra il raccordo anulare e l'aeroporto di Fiumicino.
Puntata che "Repubblica" ha visionato in anteprima. Paolo Mondani, il giornalista autore dell'indagine, intitola il suo servizio "L'oro di Roma". E bastano le cifre che lui riporta per capire il perché: al Colari, il consorzio presieduto da Manlio Cerroni, che in regime di monopolio smaltisce i rifiuti di Roma, nel 2007 l'Ama, l'azienda municipalizzata ambiente, ha pagato circa 72 euro a tonnellata, tasse comprese, per un totale di circa 100 milioni.
Il Colari, come ricorda in trasmissione Corrado Carruba, commissario straordinario dell'Arpa Lazio, è stato più volte sanzionato per discariche reflui del sito di Malagrotta. E sempre Carruba fornisce i dati dei veleni rilevati nelle falde e nei fossi intorno alla discarica. In un documento del 16 settembre scorso dai controlli sulla qualità delle acque di falda sotto la discarica risultano superati in maniera sistematica i limiti di legge per ferro, manganese, arsenico, nickel e solfati. Superamenti, anche se non ricorrenti, per mercurio, benzene, piombo e cromo.
Il Rio Galeria, invece, viene definito "un corso d'acqua in un pessimo stato di qualità". Tutt'intorno, ricorda Mondani, ci sono i campi coltivati di Malagrotta, le vacche frisone, le distese di granturco. "Quello che c'è nella falda si conosce molto bene, cosa ci sia nell'aria è difficile saperlo", sottolinea Milena Gabanelli. In zona funziona una sola centralina, posta, secondo i residenti, in un sito assolutamente inadeguato, lontano un chilometro dagli impianti a rischio. Perciò gli abitanti i monitoraggi se li fanno da soli, registrando concentrazioni di polveri sottili assolutamente fuori norma.

Siamo nella zona a più alto rischio industriale di Roma, perché, oltre alla discarica più grande d'Europa, qui si trovano un deposito di carburanti, una raffineria, un impianto per rifiuti tossici ospedalieri, gigantesche cave. Dall'agosto scorso è entrato in fase di pre-esercizio anche un gassificatore, due settimane fa messo sotto sequestro dalla magistratura, che a pieno regime trasformerà in energia 500 tonnellate di ecoballe all'anno, realizzato e gestito sempre dal Colari.
I tecnici del consorzio hanno assicurato che le emissioni sono al di sotto della capacità di rilevamento dei sensori. Ma un ingegnere chimico intervistato da "Report" racconta di aver visionato il progetto e arriva a conclusioni diverse: le diossine emesse dal gassificatore a pieno regime saranno 10 milligrammi all'anno.

(fonte "Repubblica" del 23 novembre 2008)

Un Natale più ecologico con decorazioni riciclate

       Immag012      Moderna e sensibile l'iniziativa del Comune di Salerno: il centro storico è un tripudio di festoni in bottiglie riciclate, il risultato oltre che ecologico è anche molto decorativo e luminoso.

Immag011Potremmo prendere spunto e magari creare o comprare (se non siamo capaci) per il prossimo Natale decorazioni ecologiche. Guardatene alcune che ho reperito dal web:

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Queste sono state ricavate da vecchi cd-rom e schede madri ritagliate a forma di campana, stella e alberello.

 

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da lattine di bibite

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albero realizzato con palline da ping-pong

 

sabato 22 novembre 2008

Pulcinella a teatro, paladino dell'ecologia

image Un Pulcinella paladino dell'ecologia quello che andrà in scena, domenica 23 novembre, al Teatro Stabile d'Innovazione LE NUVOLE di Napoli, viale Kennedy 80, ore 11:30.
Quest'anno infatti, il ritorno dello storico e fortunato spettacolo "Pulcinella che Passione" coincide con la presentazione del progetto CULTURA & SPAZZATURA, realizzato insieme al Teatro della Tosse di Genova, che propone al pubblico uno scambio tra la carta da buttare, e quindi da riciclare, e l'arte colorata e ironica di Emanuele Luzzati.
Napoli e Genova rappresentano due aree urbane in cui la raccolta differenziata è ancora troppo limitata. Il progetto parte proprio da queste due città per destare, in tutta Italia, l'attenzione verso una gestione più accorta e intelligente dei rifiuti. CULTURA & SPAZZATURA si propone quindi di "contagiare" positivamente nuove città, coinvolgendo bambini e ragazzi, tramite il linguaggio del teatro che riesce a divertire e a far pensare allo stesso tempo.
La dinamica è semplice. Portando a teatro della carta da riciclo, si riceve una figurina di Emanuele Luzzati; la prima, quella di domenica prossima, raffigura proprio Pulcinella che pesca una bottiglia. Gli spettatori più assidui potranno collezionare 9 diverse illustrazioni di Luzzati, e così partecipare ad un concorso che mette in palio: camerette, computer, viaggi studio all'estero, telefonini, offerti da IKEA, Coop Liguria, EF, Vodafone Italia e FNAC.
"Il Teatro ragazzi partecipa così alla SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI (22/30 novembre) – dice Giovanni Petrone, Direttore artistico de Le Nuvole – Un modo concreto per mostrare che Napoli, sulle prime pagine di tutto il mondo per la crisi rifiuti, in realtà sa reagire, grazie ai suoi giovanissimi cittadini".
A Napoli, CULTURA & SPAZZATURA – realizzato con la preziosa collaborazione di ASIA - si svilupperà fino alla primavera del 2009 e farà tappa non solo al Teatro Ragazzi (v.le Kennedy 80), ma anche nei musei dove LE NUVOLE realizzano visite spettacolo: Capodimonte, Palazzo Reale, MADRE.
Anche per domenica 23 novembre prenotare lo spettacolo sarà semplice: inviando un SMS al numero 3404399030 e indicando il seguente testo "nome / data spettacolo / titolo spettacolo / n° posti" un SMS di risposta vi confermerà la prenotazione.
Ingresso Intero € 6,50 - Ridotto Enti Convenzionati € 5,00

Fonte : comunicato stampa

venerdì 21 novembre 2008

Entropia ed ambiente

image L'ambiente naturale è un sistema a bassa entropia, perchè in esso vi sono risorse (secondo un "ordine naturale") ad alto contenuto energetico. L'inquinamento e la produzione di rifiuti sono processi ad alta entropia, perchè per entrambi, si passa da sistemi più puliti (aria\territorio) a sistemi più "disordinati (aria\territorio inquinato, presenza di particelle inquinanti\presenza di scarti, rifiuti).                                      La mercificazione e l'economia della produzione, della sovrapproduzione, del consumismo a danno dell'ambiente, trasforma l "energia libera" in "energia legata", le "risorse" in "scarti" (ad alta entropia). Così come teorizzato dall'economista Georgescu Roegen: "nel processo entropico che caratterizza l'economia, l'uomo è l'unico essere vivente che utilizza anche strumenti esosomatici, ossia strumenti che non fanno parte della sua conformazione biologica ma che sono da lui prodotti: questo da un lato gli ha permesso una vita sempre più comoda, ma dall'altro lato, ha reso la specie umana sempre più dipendente dallo stock finito ed esauribile di bassa entropia di origine terrestre, necessaria per produrre, far funzionare e mantenere gli strumenti artificiali"

Occorre dunque decrescere, invertire l'economia, non produrre il superfluo, il tecnologico, il "must have", per il sostenimento dei consumi?

A questo stato delle cose, così come siamo abituati agli eccessi, alla vita comoda e automatizzata, non so se sia possibile (almeno da subito, anche se sarebbe piuttosto urgente), però magari con un pò di sana autocritica, potremmo attuare un inversione di comportamenti personali quotidiani, cominciando dal poco, dal possibile, da quello che meno ci pesa, chiedendoci:

- di cosa posso cominciare a fare a meno?

- cosa posso riparare piuttosto che sostituire?

- posso evitare di portare a casa depliants e carta varia che poi butterò nel cestino?

- compro acqua e succhi vari in bottiglie di vetro piuttosto che di plastica?

-etc..etc..etc..

"Tu, di cosa puoi fare a meno?"

 

sabato 15 novembre 2008

Bagnolifutura: va avanti il progetto

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Per la seconda metà di dicembre sarà possibile partire con la gara d’appalto per i lavori di rimozione della colmata a mare, bonifica dei fondali e ripristino della linea di costa. Forse entro l'estate 2009 si apriranno i cantieri. Il progetto "Bagnolifutura" va avanti e Napoli, speriamo presto, si riapproprierà di uno dei suoi territori più belli.

Prossime iscrizioni per il Master in "Rischio Ambientale" Università di Napoli

E' possibile iscriversi al Master universitario di I livello in "Rischio Ambientale: Analisi e Monitoraggio per la Bonifica di Siti Contaminati" presso l' Università degli Studi di Napoli Federico II entro il 15 gennaio 2009.

info: http://chemistry.unina.it/masterbonifiche/

mercoledì 12 novembre 2008

EARTHLINGS: l' umanità "disumana" verso gli animali

Non c'è giustificazione morale all'orrore che spesso caratterizza il nostro comportamento nei confronti degli animali, allo sfruttamento, al maltrattamento di esseri viventi tanto simili a noi. Riflettiamoci, guardando questo toccante primo capitolo del documentario "EARTHLINGS" disponibile su youtube

domenica 9 novembre 2008

Sei un politico o un manager? Inquini di più

Da un' indagine svolta dal periodico "Panorama"  sono stati ottenuti dati relativi all'incidenza sull'inquinamento che dipende fortemente dalla categoria professionale a cui si appartiene (ovvio, direi). Politici e manager, neanche  a dirlo, sono quelli che inquinano di più. Pensionati e studenti sono i più ecologici.

Ecco i risultati dell'inchiesta.


Politico: 36.422 Kg/co2 anno. Vive in una casa di 300 mq che condivide con il coniuge (inclusa la seconda casa che molti parlamentari hanno per lavoro a Roma); ha uno studio di 100 mq (fra spazi istituzionali e privati). Per motivi di lavoro viaggia molto, soprattutto in aereo. Per gli spostamenti in auto guida una berlina a benzina.

Manager: 36.422 Kg/co2 anno. Single, vive in un appartamento i 200 mq. Ha molti elettrodomestici, computer e altri strumenti tecnologici con elevate prestazioni che lo portano ad avere i più alti consumi energetici. In ufficio dispone di uno spazio di 50 mq. Per spostarsi guida una coupé a benzina, ma fa uso anche di treno e aereo sia per lavoro sia nel tempo libero.

Libero professionista: 22.719 Kg/co2 anno. Abita in un appartamento di 150 mq in condizione agiata e con consumi energetici elevati. Per lavoro dispone di uno studio di 50 mq. Guida un suv per gli spostamenti di lavoro, si muove in aereo per le vacanze.

Giornalista: 13.656 Kg/co2 anno. Vive in un appartamento di 80 mq, ha a disposizione uno spazio di 20 mq per lavoro. Conduce uno stile di vita medio e per i suoi frequenti spostamenti guida una city car a benzina.

Agente di commercio: 16.350 Kg/co2 anno. Trascorre la maggior parte della giornata in auto per motivi di lavoro e percorre in media 60.000 km all’anno, usa un modello station wagon 1.7 tdci. Vive in un appartamento di 80 mq, con un discreto utilizzo di elettrodomestici e utensili elettrici.

Artigiano: 13.253 Kg/co2 anno. Ha una casa di 120 mq, il suo nucleo familiare è di quattro persone. Ha un laboratorio di 50 mq con varie macchine utensili che consumano parecchia energia. La sua è una vita semplice, con pochi svaghi ricreativi, ha un veicolo commerciale sia per il lavoro sia per uso privato.

Insegnante: 5.687 Kg/co2 anno. L’insegnante vive in una casa di 100 mq con la famiglia composta di quattro persone. Per andare al lavoro guida un’utilitaria 1.6 tdci oppure usa i mezzi pubblici. Lavora in uno spazio di 80 mq che condivide con gli studenti. In generale ha un basso tenore di vita.

Impiegato: 8.087 Kg/co2 anno. Basso stipendio, ridotta capacità di spesa. Vive in un appartamento di 120 mq con la sua famiglia (quattro persone). Al lavoro condivide l’ufficio con altre 2 persone e dispone quindi di uno spazio di 33 mq.

Medico: 10.076 Kg/co2 anno. Abita in un moderno appartamento di 200 mq, la famiglia è composta da quattro persone. Lavora e riceve i suoi pazienti in uno studio di 30 mq e alcune volte si reca presso le loro abitazioni. Per questi spostamenti usa una monovolume a benzina. Nel tempo libero viaggia in auto o in aereo per i tragitti più lunghi. Ha un’alimentazione sana con un equilibrato consumo di carne.

Studente: 3.958 Kg/co2 anno. Lo studente vive in un appartamento di 100 mq condiviso con altri quattro studenti con esigenze e consumi simili. Si sposta con mezzi pubblici (treno e autobus). Inoltre ha più tempo libero per le vacanze e compie viaggi a lunga percorrenza in treno. Consuma cibi economici e preparati in casa. Anche i consumi per apparecchiature elettriche sono piuttosto ridotti.

Pensionato: 3.574 Kg/co2 anno. Se il pensionato ha un reddito modesto, conduce una vita austera. Abita in un appartamento di 50 mq. I suoi consumi sia energetici sia alimentari sono molto ridotti dal momento che non può permettersi di più per questioni di reddito. Si sposta prevalentemente in autobus e alcune volte in treno.

Casalinga: 4.404 Kg/co2 anno. La casalinga non percepisce propriamente uno stipendio, provvede comunque durante la giornata alla gestione della casa. Vive con il marito e due figli. I suoi consumi riguardano prevalentemente l’uso di elettrodomestici e utensili. Gli spostamenti, ridotti, vengono compiuti con un’auto piccola.

giovedì 6 novembre 2008

Re-design - Convegno sulla cultura dell'ecologia

image L'Associazione A.D.A.NA e l'Associazione L'EMICICLO, con i patrocini morali della Consulta delle Pari Opportunità dellaIV Municipalità del Comune di Napoli, del Comune di Napoli Assessorato alla Cultura, della Presidenza della Provincia di Napoli, e in collaborazione con L'Università di Napoli Federico II, Facoltà di Architettura e l'Istituto delle Belle Arti di Napoli, organizza il convegno RE-DESIGN.
Il convegno si terrà il giorno sabato 8 novembre.
L'evento, ha come scopo la sensibilizzazione alla cultura dell'ecologia, intesa come educazione al recupero di risorse già esistenti.
"Il materiale di recupero che diventa oggetto di arredamento desing."


sede:COMPLESSO MONUMENTALE DELL'ANNUNZIATA

Via Dell'Annunziata 34 (80139) - Napoli

data: dall'otto all'undici novembre 2008

orario: dalle 10 alle 17
(possono variare, verificare sempre via telefono)

info: +39 081289032

venerdì 31 ottobre 2008

Il Cavalier fossile

Intervista a Luca Mercalli, climatologo: “Sono sorpreso per il duro attacco del governo al programma europeo contro il riscaldamento globale, che è il migliore al mondo. Così si sottovaluta il rischio climatico e ci si arrocca in una posizione retrograda che ci farà perdere anche i vantaggi del nuovo mercato delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Le nostre aziende non innoveranno e domani saranno meno competitive”.

Ascolta l'intervista: clicca qui

(da http://temi.repubblica.it/micromega-online del 22/10/08)

 

venerdì 24 ottobre 2008

Voglio credere a Bagnoli futura. La presenza di balle d'amianto? Spero siano solo "balle"

image Avvistate balle d'amianto a Bagnoli!(vedi video su youtube al link clicca qui) Certo che c'è amianto a Bagnoli! La zona è oltre che un ex area Italsider dove si produceva acciaio, un ex area Eternit dove si produceva cemento-amianto.

A metà degli anni ’90 è stata avviata l’attività di demolizione e smantellamento della fabbrica. A partire dal 2006, si è avviata la bonifica del sottosuolo e si sono aperti alcuni cantieri per la trasformazione del sito. Il progetto "Bagnoli futura", nato nel 2002 per iniziativa del Comune di Napoli, vuole riqualificare un area d'incanto tra collina di Posillipo e golfo di Pozzuoli, che per troppo tempo è stata nascosta alla vista, mostrando un paesaggio al contrario degradato, triste. Gli elementi chiave della trasformazione dell’area sono il verde e la natura: un grande parco di circa 120 ettari occuperà gran parte dell’area oggetto della bonifica. All’interno del parco, attraverso il recupero di alcuni manufatti di archeologia industriale, verranno realizzate attrezzature a scala urbana, attrattori economici e servizi di quartiere.

L'amianto c'è, ma lo si sta prelevando contenendolo nelle Big bags ("in sicurezza") che man mano vengono conferite in discariche autorizzate. Quindi, le balle d'amianto "avvistate" sul luogo di bonifica, potrebbero essere in permanenza solo temporanea, in attesa di essere trasportate in discarica e non dovrebbe esserci nessun pericolo per chi abita nella zona. In effetti, sembra che i tempi delle operazioni si siano allungati per l'aver rinvenuto una quantità di materiali contenenti amianto superiore a quella prevista inizialmente.

Quindi: balle d'amianto abbandonate, territorio ancora una volta offeso, inquinato o semplici (o per meglio dire "complicati") lavori in corso? Voglio credere a Bagnoli futura, ad un progetto che restituirà dignità a quel territorio e riscatto alla persone che ora potranno goderne. Voglio credere ad un bel progetto di riqualificazione di un sito orrendo, un progetto che rende meno orrenda la politica, le amministrazioni pubbliche, le istituzioni, che spesso peccano per interessi privati o noncuranza.

martedì 21 ottobre 2008

Clima ed Energia. Cosa è il pacchetto 20-20-20?

PACCHETTO 20-20-20: Il Consiglio europeo dell'8-9 marzo 2007 fissa gli obiettivi da conseguire a livello comunitario nel 2020


OBIETTIVI PACCHETTO 20-20-20: entro il 2020 riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica (CO2); incremento dell'efficienza energetica del 20%; aumento al 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.

L'Italia richiede modifiche al pacchetto. Una richiesta legittima (non ci sarebbero i presupposti per raggiungere gli obiettivi giudicati troppo severi) o di comodo?

vedi video al link UE: accordi sul clima entro il 2020

Berlusconi taglia i trasporti pubblici!Nuova grave misura del governo contro l'ambiente

La sostenibilità non è una priorità del nuovo governo. Dopo la privatizzazione dell'acqua, arriva pure il taglio sui mezzi pubblici. I prezzi del petrolio continuano a salire e basta guardarsi in giro per vedere come sia aumentata la domanda di mobilità pubblica. Molte persone affermano che pur avendo l'auto, la lasciano quasi sempre in garage, per il "caro petrolio", per l'impossibilità di trovare parcheggio e per il costo di quest'ultimo. L'uso dei mezzi pubblici è inoltre importante per la salute e la qualità della vita, contribuendo a ridurre l'inquinamento e lo stress da "automobilista sempre incavolato". Tutto questo non risulta in linea con le nuove politiche:in una fase in cui aumenta la domanda di trasporto, il governo Berlusconi taglia gli investimenti di circa 250 mln previsti per il 2009 e il 2010 dal governo Prodi, e taglia oltre 1000mln le risorse previste per le ferrovie. Certo, per essere coerenti, lo sono! Mica era previsto nel loro programma politico, preoccuparsi dell'ambiente? (vedi programma politico per le eleziono d'aprile: http://ecopost-mariangela.blogspot.com/2008/04/elezioni-aprile-2008-confronto-fra-i.html. Insomma, "chi (gli elettori dell'attuale governo!) è causa del suo mal, pianga se stesso"

sabato 18 ottobre 2008

Privatizzazione dell'acqua: purtroppo, ora anche in Italia!

image Il Parlamento Italiano ha votato l'articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministroTremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi, con l'assenso dell' opposizione, ha decretato la privatizzazione dell'acqua! L'acqua smette di essere bene primario e disponibile per tutti per diventare una merce sulla quale speculare e con la quale arrecare danno. L'acqua anche chiamata ora blu perchè in esaurimento e quindi preziosa,  diventa un capitale soggetto alle logiche dello stato ed ai flussi del mercato, soggetta a domanda ed offerta. Ma cosa vogliono mercanteggiare? L'acqua è un bene che va garantito a tutti, indipendentemente dal reddito! Che assurdità , che vergogna!

Sporchi interessi privati nella gestione idrica quando invece l'acqua è una seria emergenza ambientale per la sua scarsità , per la ridotta disponibilità di acqua potabile. L'acqua serve per vari usi civili ed è necessaria allo sviluppo. E' non solo una risorsa ma un patrimonio da tutelare. Si pensi piuttosto a migliorare l' efficienza tecnologica  nella captazione, nella potabilizzazione, nell'adduzione, nella distribuzione dell' acqua destinata al consumo umano! Si pensi al disinquinamento delle fonti di acqua, delle falde, degli invasi! E, a proposito di questo, sapete che secondo uno studio dell'ISTAT l' acqua in dotazione individualmente è 303 l/ab/g. nel settentrione e 214 nel meridione (dati del 1999); questo perchè la rete idrica al Sud è meno efficiente e subisce parecchie perdite.  Il Nord, inoltre può contare sulla quasi totalità del prelievo da acque di falda (90%), mentre il Sud dipende da un 15 ad un 25% dalle acque accumulate negli invasi. Il Nord, insomma è  meno esposto a crisi idriche rispetto al Sud.  Viene da chiedersi: questo stato di cose, farebbe salire i costi per l'acqua al Sud rispetto al Nord?

giovedì 16 ottobre 2008

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Oggi GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE". Ancora fame nel mondo: 923 milioni di persone sottonutrite in tutto il pianeta, persone che più che non avere le risorse, non hanno i mezzi per sostenersi.

E' sempre di più allarme sicurezza alimentare anche perchè cambiamenti climatici e boom dei biocarburanti sottrarranno maggiore terra coltivabile proprio nelle regioni più povere dove già c'è precarietà di cibo.

lunedì 13 ottobre 2008

ENERGIA: TANTE LE ALTERNATIVE POSSIBILI!: video da "Non è vero che va tutto peggio"

Bel servizio: una sintesi attenta sull'approvvigionamento energetico possibile e sullo stato delle cose in Italia e in altre parti del mondo. Sferzata nei confronti del nucleare troppo costoso e inquinante (considerando tutto il suo ciclo di vita!) e ampia considerazione di tutte le fonti energetiche alternative possibili, che peraltro sembrebbero sempre più perseguite ed implementate: "non è vero che tutto va peggio" o meglio: "va, meno peggio di quanto si pensi?"

Tema ecologico per WALL-E, nuovo film della Disney-Pixar

WALL-E, il trailer
Video inviato da Virgilio-Musica

Cosa sarà il mondo alla fine del mondo? Un cumulo di rifiuti, nessuna forma umana sopravvissuta. Rimane solo Wall-E, un robottino, un cuore di metallo che però sogna, s'innamora, è curioso, progetta, riutilizza. Può dunque rinascere la civiltà dalle ceneri che abbiamo generato? Positività? Speranza? Questi gli ingredienti dell 'ultimo film della Disney-Pixar in sala il 17 ottobre.

sabato 11 ottobre 2008

"Il più bello dei mari è quello"... "non inquinato": ma cosa galleggia nelle nostre acque?

           

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Il mare non può fagocitare tutto perchè in un apparente equilibrio che è invece molto sensibile. Il mare, come è visibile a tutti, è sempre meno blu, sempre meno pulito.                                                                                                     

Inquinamento visivo e non solo, ovviamente, per ogni tipo di sversamento incontrollato nelle nostre acque, che arriva sulle sponde o che continua a galleggiare nel bel mezzo di un blu che diventa sempre più putrido e verdastro, marrone, grigio, nero (nel caso si tratti di perdite di petrolio)

Gli incidenti delle petroliere e quindi le  perdite di petrolio( ma non solo incidentalmente, qualche volta per la  volontaria pratica di scaricare in mare l’acqua usata per lavare le cisterne) sono l'aspetto di maggiore impatto del problema dell'inquinamento marino, ma una quantità molto magggiore di altri tipi di sostanze inquinanti proveniente da altre fonti finisce nel mare

La plastica ad esempio che come una spugna assorbe i rifiuti tossici che finiscono nell'oceano e che disintegrandosi in piccolissimi frammenti, può essere ingerita dai pesci e conseguentemente impattare la catena alimentare.

Un altro impatto significativo è quello delgi scarichi  di idrocarburi da parte di piattaforme offshore per la produzione di energia e dalle navi

Eutrofizzazione: l' eccessivo apporto di sostanze nutrienti nell’acqua (carbonio, fosforo, azoto, microelementi) attaverso sversamenti provenienti da attività agricole, zootecniche , industriali,  provoca un’abnorme proliferazione di vegetazione sommersa (alghe, piante acquatiche), generando torbidità delle acque,  cattivi odori, consumo di ossigeno incidendo sulla vita delle specie marine vegetali ed animali. L'eutrofizzazione risente inoltre anche dell'aumento della temperatura delle acque dovuto ai cambiamenti climatici.

Scarichi cloacali diretti: quando la mancanza di depuratori  fa arrivare ogni sostanza con tutto la sua capacità inquinante nei fiumi, nei laghi e nel mare

Ancora, sono da considerare nuovi impatti dovuti al sempre più crescente sviluppo tecnologico: nei liquami urbani, specie delle grandi città, in quantità sempre maggiori, nuovi scarti domestici, nuovi prodotti sintetici, acque di lavaggio delle strade, percui possono riscontrarsi concentrazioni sempre più elevate di sostanze tossiche. Da parte delle industrie vengono smaltite elavatissime quantità di scarichi contenenti sostanze sia di natura biodegradabile, che compromettono ulteriormente le capacità di autodepurazione, sia di natura organica e inorganica non biodegradabile, estramente dannose, anche se un piccole quantità, per i cicli biologici.

L’ utilizzazione sempre più diffusa di nuovi prodotti artificiali in agricoltura aumente la quantità di agenti inquinanti e la possibilità di contaminare le acque superficiali e profonde. Il prelievo eccessivo delle risorse idriche, infine, riducie ulteriormente la capacità di autodepurazione del corpo idrico

Infine, la salubrità, la limpidezza dei mari è anche influenzata dalla qualità dell'aria  a causa delle piogge ed attraverso il dilavamento dei suoli e la veicolazione da parte di fiumi.

 

giovedì 9 ottobre 2008

Questioni ambientali ed interessi privati

 

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crisi del petrolio: con la carbon tax e i carbon credits , si sta alimentando una enorme speculazione sui prezzi del petrolio e dell’energia, che penalizza lo sviluppo dei paesi poveri e favorisce il degrado ambientale

 

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impoverimento della risorsa acqua: come misura contro lo spreco dell'acqua, cresce il fenomeno della privatizzazione della gestione idrica  e il mercato ne approfitta per far diventare  fonte di profitto un bene a cui tutti hanno diritto nella quantità e qualità necessarie

 

image  cambiamenti climatici: l'allarmismo rispetto a fenomeni naturali come aumento di produzione di anidride carbonica ed effetto serra è forse (scrivo "forse" perchè è un'affermazione fatta con cautela) ingiustificato e legato ad interessi privati (da parte del mercato delle fonti rinnovabili?). L’effetto serra, da sempre, garantisce sulla terra, una temperatura media di +15 gradi centigradi invece dei  - 18 che si avrebbero se non esistesse, e l’anidride carbonica,  insieme alla luce del sole e all’acqua, alimenta lo sviluppo e la crescita della flora sul pianeta.

 

domenica 5 ottobre 2008

Ambiente: diritto e dovere della collettività

Spesso il giurista dell’ambiente è chiamato a colmare le lacune o le carenze del politico che nella fretta o nel tentativo di mediare interessi contrapposti genera mostri. Basti pensare all’assenza di una legge organica sulla valutazione d’impatto ambientale. La tutela dell’ambiente è una disciplina complessa e trasversale che, per essere adeguatamente compresa, necessita di diverse professionalità. Lo stesso concetto di tutela dell’ecosistema presente nel nuovo art. 117 della Costituzione, sfugge alla formazione del giurista perché implica conoscenze proprie di altre discipline come l’ecologia e le scienze ambientali. (...)
La tutela dell’Ambiente ha senza dubbio una forte connessione con la sicurezza civile che è riconosciuta come diritto fondamentale ed allo stesso tempo si inquadra come dovere di solidarietà. Su tale concetto solidaristico la dottrina francese è concorde nel ritenere che l’ambiente è un “affaire” che interessa tutti, nel senso che ciascun cittadino è allo stesso tempo protagonista e destinatario della tutela dell’ambiente. (...)secondo la Carta francese, c.d. Charte de l’envirronnement, il diritto di vivere in un ambiente salubre è un nuovo diritto fondamentale dell’uomo(...)sicché la tutela dell’ambiente non può essere considerata come un semplice principio politico. Il diritto all’ambiente, così riconosciuto(...) si traduce in particolare in obblighi positivi a carico dello Stato che deve garantire la tutela e la salvaguardia del diritto universale dell’ambiente attraverso il dovere di pianificazione del territorio. Si parla perciò di un vero e proprio diritto soggettivo all’ambiente che finisce per condizionare tanto la produzione normativa e le politiche ambientali di settore, quanto l’attività delle pubbliche amministrazioni nella fase della gestione. (...)

In più occasioni anche la giurisprudenza italiana, prima ancora di parlare di valore costituzionalmente protetto, ha rilevato che l’ambiente è “un bene primario ed assoluto” e la sua protezione è “elemento determinante per la qualità della vita”, pertanto “non persegue astratte finalità naturalistiche o estetizzanti, bensì esprime l’esigenza di un habitat naturale nel quale l’uomo vive ed agisce e che è necessario alla collettività e, per essa, ai cittadini”. In tale modo, la Consulta ha posto l’accento sul riconoscimento di nuove situazioni giuridiche meritevoli di tutela, in quanto ha anche riconosciuto che il danno ambientale può recare lesione alla posizione giuridica dei singoli.

(di Vincenzo Pepe estratto da www.opinione.it del 29-09-2008)

 

sabato 20 settembre 2008

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(vignette di Altan)

L'Africa sfruttata e impoverita e l'Occidente capitalista e opulento: paghiamo il debito ecologico!

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P rima ecoingiustizia. L'Africa è fra le aree più ricche del mondo quanto a dotazioni in risorse naturali, non solo minerarie, eppure è il continente più «ricco» di miseri e affamati.

Seconda ecoingiustizia. L'Africa è fra le zone che più soffrono e soffriranno per i cambiamenti climatici (secondo il rapporto Fao «Climate Change Adaptation and Mitigation: Chellenges and Opportunities for Food Security», subirà un declino del 30 per cento nei raccolti cerealicoli); eppure salvo eccezioni sono gli abitanti dell'Africa ad avere in media l'impronta climatica pro capite più leggera, ovvero a contribuire in misura minore al caso climatico (lo confermano, seppur con alcune inesattezze, i grafici riportati dal supplemento speciale del Financial Times intitolato «Climate Change. Part two: Policy»).

Terza ecoingiustizia. L'Africa è titolare di un importante credito ecologico nei confronti del resto del mondo e in particolare dell'Occidente; eppure è considerata debitrice finanziaria e al tempo stesso destinataria di «aiuti» (virgolette d'obbligo) internazionali ... che coprono una parte irrisoria dell'ecodebito mondiale verso l'Africa. Convenzionalmente si definisce «debito ecologico» il debito accumulato verso le nazioni impoverite durante lo sfruttamento delle risorse naturali il quale provoca spesso problemi di inquinamento idrico e atmosferico, distruzione di terre, spostamenti di popolazioni, malattie, concentrazione di ricchezza.

(di Marinella Correggia, "Africa, ecocreditrice" estratto da "Il Manifesto" del 19 Settembre 2008)

 

venerdì 19 settembre 2008

Sesta edizione ParchinMostra a Napoli

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sabato 20 e domenica 21 settembre 2008, ingresso libero alla Mostra d'Oltremare, viale Kennedy, Napoli, per la sesta edizione ParchinMostra: un invito per chi è interessato ad approfondire la conoscenza, lo stato del patrimonio dei parchi regionali in Campania

scarica programma qui

domenica 14 settembre 2008

Prossimi Master in campo ambientale e qualità a Salerno e a Napoli

image Aperte le iscrizioni, per l' edizione novembre 2008, a Salerno, per le selezioni al MASTER in: "SISTEMI di GESTIONE AZIENDALE INTEGRATI QUALITÁ, QUALITA' AMBIENTALE e SICUREZZA AZIENDALE"

clicca qui


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A Napoli dal 24 ottobre 2008 al 24 gennaio 2009: "MASTER DI SPECIALIZZAZIONE ESPERTO AMBIENTALE" clicca qui

venerdì 12 settembre 2008

Rifiuti tossici nascosti per 20 anni nel territorio di Gomorra: confessa il boss Gaetano Vassallo

image Sul quotidiano "L'Espresso" dell'11 settembre, la confessione del boss Gaetano Vassallo: per 20 anni ha nascosto rifiuti tossici in Campania pagando politici e funzionari. Il clan dei casalesi  ha fatto dei rifiuti tossici un grande affare, facendosi carico, in cambio di facile denaro, delle scorie tossiche provenienti da aziende del Nord, sotterrandole nelle campagne, in discariche abusive, nascondendole nelle cave,  nel territorio tra Napoli e Caserta  e quindi contaminando il suolo, l'acqua e l'aria della Campania. Leggi l'articolo al seguente link: cosi-ho-avvelenato-Napoli

La "qualità" non è il "controllo qualità"

La qualità' di un prodotto/servizio è "il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti dei clienti"(per "clienti" si intendono: acquirenti, (sub-)fornitori, dipendenti, azionisti, collettività').
La capacità dell'azienda di fornire cio' che il cliente si aspetta determina la qualità del prodotto/servizio.

La gestione per la qualità e' l'insieme delle attività' svolte per garantire il soddisfacimento degli obiettivi della qualità', che riguardano il sistema produttivo, il prodotto, la progettazione, gli acquisti, le vendite, ecc…


Diverso è il "controllo qualità": insieme delle attività' operative (prove e collaudi) messe in atto sul prodotto/servizio per verificare il soddisfacimento dei requisiti della qualità
Il Controllo Qualità è dunque un'attività a supporto della gestione per la qualità.

La Gestione Qualità riguarda tutto il sistema aziendale.


La norma UNI EN ISO 9001:2000, con l'attuazione della quale si ottiene la certificazione da parte di enti terzi, è lo strumento, il modello di riferimento per ottemperare ai requisiti di un sistema di gestione per la qualità

"Giù per il tubo": niente rifiuti organici

image I nostri rifiuti  organici versati con avventatezza, irresponsabilità  nel lavandino vanno ad intasare fognature e depuratori ed aumentare l'inquinamento di mari e laghi.  Svuotare nella spazzatura gli avanzi di cibo è troppo noioso, faticoso? Si potrebbe mettere un filtro che raccolga gli scarti organici prima che  vadano nei tubi di scarico, ad evitare di buttare qualsiasi cosa che non sia liquida nel lavandino. In ogni caso, non vi venga in mente, per risolvere il problema in modo veloce, di usare il tritarifiuti, in quel caso i rifiuti resterebbero organici con tutti i problemi del caso (diventerebbero solo rifiuti organici tritati)

Il gesto sconsiderato di versare rifiuti organici dal lavandino, impatta molti aspetti della nostra vita ed è necessario evitarlo. I rifiuti organici dal lavandino, scendono nei tubi, arrivano alle fogne (che hanno spesso delle perdite) e da qui in un depuratore che non sempre  funziona(quando c'è) o che  funziona solo quando non piove. Quindi, raggiungono i fiumi con cui sono irrigati i campi degli ortaggi che mangiano , finiscono nelle falde acquifere da cui si preleva  l'acqua che beviamo ed usiamo per cucinare e per lavarci  ed infine finiscono nei laghi e nel mare in cui andiamo a fare il bagno d'estate.

Il carico organico inoltre,  si traduce in un aumento del rischio di eutrofizzazione dei corpi idrici che li ricevono: mari e laghi. Le sostanze organiche scaricate in fognatura diventano presto nutrimento che provoca fenomeni di ipertrofia delle alghe che sottraggono ossigeno ai corpi idrici a danno della vita animale acquatica.
Allo stesso tempo , non effettuando la raccolta differenziata dei rifiuti, raccogliendo separatamente la frazione organica , sottraiamo quest'ultima dal più corretto recupero tramite compostaggio per ottenere compost di qualità da reimmettere nel ciclo naturale come ammendante organico da impiegare in agricoltura,. vivaismo e giardinaggio. La qualità del prodotto di recupero da frazione solida organica è sempre superiore a quella che si ricava dai fanghi di depurazione. Inoltre il maggior lavoro degli impianti di depurazione dovuto alla massa organica scaricata in fognatura provoca un forte aumento dei costi di gestione degli impianti.

mercoledì 10 settembre 2008

I Sentieri dei Lattari, come camminare sui sentieri degli dei

C'è ancora tempo per le attività di sentieristica sui Monti Lattari, incantevoli, sorprendenti montagne, che si affacciano sull'altrettanto incantevole, sorprendente costiera amalfitana. Il progetto si inserisce nell’Ambito del Programma Regionale MONTAGNA VIVA. Le giornate prevedono inoltre una degustazione di prodotti tipici presso ristorante o agriturismo e uno spettacolo di tammurriata

domenica 14 settembre 2008

sentiero "La Reggia de li Ciucce", Gragnano / Pimonte

domenica 21 settembre 2008

"Sentiero delle Fonti", Agerola

- Difficoltà: bassa
- Punto di partenza:   366 mt s.l.m.
- Punto d’arrivo: 257 mt. s.l.m.
- Durata: 3 ore

- Difficoltà: medio - bassa
- Punto di partenza: 650 mt s.l.m.
- Punto d’arrivo: circa 1000 mt. s.l.m. per trekkers esperti
- Durata: 3 ore (percorso breve); 5 ore (percorso completo)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA E INFORMAZIONI al
cell. 3498667514 (Legambiente dott. Luigi Malafronte)
tel. 0813909931 (Ufficio Informazioni Comune Pimonte)
lattari.turismo@libero.it

www.isentierideilattari.eu

lunedì 8 settembre 2008

Controlla lo stato delle raccolta differenziata in Campania

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Grazie all'elaborazione del sistema SIR da parte della Provincia di Napoli, è possibile per un semplice utente, essere aggiornato in tempo reale sullo stato della raccolta differenziata nei comuni campani e per gli enti ( come i comuni) e le aziende, contribuire al progetto, registrando i rifiuti prodotti. Un sistema trasparente efficace e completo, in grado di fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato che consenta di orientare politiche e interventi adeguati alla realtà e di monitorare l’efficacia degli interventi stessi ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati

  clicca qui

Visite al "parco degli Astroni" di Agnano: oasi incontaminata

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L'amministrazione Provinciale di Napoli,
in collaborazione con WWF Italia, promuove una serie di percorsi guidati
all'interno della Riserva Naturale dello Stato "Cratere degli Astroni", per riscoprire i valori storici e naturalistici del nostro territorio.


Le visite sono gratuite

Per le prenotazioni
chiamare il numero
0815883720
Tutti i giorni dalle 9:00 alle 14:00
oppure
scrivere una e-mail:
oasiastroni@wwf.it

Sabato 18 e Domenica 19 Ottobre


Il territorio ed i cambiamenti climatici
Incontro presso la riserva per osservare
un luogo protetto dalle trasformazioni
dell'uomo ma non dai cambiamenti
climatici in atto nel pianeta. L'escursione
nella riserva illustrerà le sue principali
peculiarità nonché le trasformazioni che
il clima determina su ambienti analoghi a
quello della riserva in ogni parte del
mondo.

Sabato 13 e Domenica 14 Settembre
Sabato 4 e Domenica 5 Ottobre


Astroni: I fasti del passato.
Incontro presso la riserva per viaggiare
nel tempo e riscoprire i fasti di un luogo
magico rimasto pressoché inalterato nel
tempo, dove alberi secolari oggi
testimoniano gli eventi di Napoli e
dintorni dall'Epoca Romana Imperiale
fino ai Savoia, attraversando duemila
anni di storia.

 

sabato 6 settembre 2008

Il decalogo dell'"amore verde"

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E' di Greenpeace il decalogo dell'amore "verde" attraverso 10 regole. Si può salvare il pianeta anche in camera da letto.

Prima regola: spegni la luce

Seconda regola: cenette a base di cibi semplici e genuini ma in grado di risvegliare i sensi.

Terza regola: se si fa sesso all'aperto, prato non trattato con pesticidi chimici

Quarta regola: frutto della passione, non ogm

Quinta regola: cene afrodisiache non favorendo la pesca intensiva (lo sfruttamento delle ostriche ha impoverito il mare)

Sesta regola: lingerie sexy ma ad impatto zero

Settima regola: schiavo d'amore, non del petrolio, ovvero evita sex-toys in PVC

Ottava regola: la doccia si fa in due, risparmiando l'acqua

Nona regola: letto costruito con legno ottenuto da foreste gestite secondo criteri di ecosostenibilità (marchio FSC)

Decima regola: fate l'amore non fate la guerra

ECOMONDO 2008

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 Fiera a Rimini o5-08/novembre/08

12a edizione della fiera internazionale del recupero di materie ed energia e dello sviluppo sostenibile

 http://www.ecomondo.it/

mercoledì 3 settembre 2008

Eco-segmentazione: una strategia per la sostenibilità

image L'eco-segmentazione del mercato è la scelta di indirizzare la produzione rispondendo alla domanda dei consumatori attenti agli impatti ambientali. È un metodo di tutela ambientale market oriented che supera la "regolamentazione diretta", supera il principio  "chi inquina, paga", diventando uno strumento di politica ambientale per un'impresa sociale. Con gli altri metodi  infatti, si agisce soprattutto sul contenimento dei problemi dell'inquinamento, ma non si riesce a prevenirli.

La prevenzione può essere ottenuta attuando una eco-segmentazione del mercato. Per tale riorientamento del mercato sono disponibili due tipi di strumenti: la certificazione ambientale e le “labels” ambientali.

Le certificazioni e le labels ambientali determinano sul mercato una differenziazione dei prodotti ottenuti con comportamenti più rispettosi dell'ambiente rispetto a quelli fabbricati con metodi più inquinanti.

Ma quanti imprenditori sceglieranno una produzione eco-oriented piuttosto che eco-nomicamente vantaggiosa? E quale quota di mercato è interessata a prodotti selezionati in base al loro impatto ambientale?

Insomma, le scelte di mercato  possono cambiare la qualità della nostra vita e poichè queste si basano sulla domanda del consumatore, il cittadino (non diamo sempre la colpa allo stato, alla politica) ha un ruolo chiave nel cambiare la tipologia della produzione  e da qui nel migliorare l'ambiente e la società.

mercoledì 27 agosto 2008

L'insostenibile smoderatezza del consumismo

image La società attuale è sempre più la società delle merci, della produzione, della sovrapproduzione. Elettrodomestici, cellulari, computers, etc., tutto viene sostituito rapidamente perchè presi dalla smania della novità e del "must have". I guardaroba sono pieni di abiti e accessori superflui. Le auto vanno cambiate spesso non perchè vecchie ma per un nuovo irresistibile modello.

A questa assurda eccessiva produzione di merci corrisponde un'altrettanto assurda, eccessiva produzione di rifiuti, di scarti. Il vecchio fa posto al nuovo per aggiungersi alla  montagna ingestibile di materiali superati perchè spesso volontariamente non più utilizzati.

Insomma l'economia impera e influenza le menti e spesso economia = decrescita

Dovremmo imporci a questo punto un limite, giusto?

Linkatevi a decalogo decrescita per una forma di consumo libera dalla pressione dello sviluppo economico.

sabato 23 agosto 2008

SANA:Bologna, 11-14 Settembre 2008

image A Bologna la 20esima edizione di "SANA, Salone Internazionale del Naturale" Come sempre, chi è interessato a una vita sana e di qualità, troverà un'ampia offerta di prodotti naturali.

sito: http://www.sana.it

giovedì 7 agosto 2008

M'illumino di "energia solare"

Ideata dal designer Tobias Wong, “Sun Jar” è la lampada ecologica del futuro, a energia solare: un barattolo contenente  un pannello solare, una batteria e un sistema led. L’utilizzo è semplicissimo, basterà esporre il barattolo ad una fonte di luce naturale, in questo modo la batteria si caricherà in modo da poterla utilizzare di sera per illuminare i vostri spazi.

Non è un'idea oltre che ecologica, anche romantica?

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I cinque sensi e i piaceri dell’ecologia

Una delle tattiche più utili per convincersi e convincere al cambiamento in direzione ecologista e sociale è presentarlo come piacevole. Il contrario di un sacrificio. Un più, non un meno. Il sacrificio è rimanere nella palude del troppo, fra cianfrusaglie materiali e dipendenze mentali. Ma: un oggetto o un’azione o una situazione piacevoli, come possiamo definirli senza troppo alambiccarci? Una carezza ai cinque sensi. E un oggetto o un’azione o una situazione dis-piacevoli? Uno schiaffo ai cinque sensi. Piacere sociale ed ecologico, poi, è quello che accarezza tutti insieme i sei sensi: il sesto essendo la sensibilità ecosociale.
Comunque anche senza considerare il sesto senso, sono gli stessi sensi fisici – se non sono prigionieri - a poterci guidare in un vivere ecologicamente che sia per tutti. Perché la gran parte di quel che danneggia natura e persone provoca anche un inquinamento visivo, acustico, olfattivo, tattile e perfino “palatale”. I piaceri “veri”, che non riservano lati d’ombra o delusioni, non inquinano, non pesano e spesso non costano nulla, sono tanti!
Non è forse una carezza per gli occhi un paesaggio integro? Quanto più è cementificato, tanto più è sgradevole. Eppure magari si cura nel dettaglio l’arredo di casa e non ci si impegna a preservare quel che sta intorno.Una borsa di tela colorata e durevole che uno shopper di plastica? Una strada piena di biciclette e pedoni che una piena di ferraglie?
Non è forse un piacere per l’udito “sentire” il silenzio? Evitare di subire i rumori degli motori a scoppio squarciare il silenzio?
Non è forse un piacere per l’olfatto assorbire il profumo di una peperonata anziché la puzza globalizzata di un fast food divoraforeste? O l’odore di vernice naturale che sa di bucce d’arancia essiccate, mentre i colori chimici sanno di mortiferi idrocarburi?
E il tatto, la pelle e i suoi organi sensoriali, non sono offesi dal tocco gelido dell’aria condizionata – accesa anche quando magari fuori c’è un bel venticello - o da quello rovente di un eccesso di riscaldamento – innescato anche quando magari fuori c’è un tepore sufficiente?
I piaceri su descritti accarezzano uno dei cinque sensi o più di uno senza offenderne nessun altro. Ma una passeggiata sotto un viale di tigli quando è tutto fiorito può essere un piacere del tutto privo di consumi materiali, per tutti e cinque i sensi. I fiori fanno salire l’odorato e la vista in paradiso. Il sole e il venticello accarezzano il tatto. Il silenzio acquieta l’orecchio. E se con i fiori prelevati ed essiccati si fa una tisana, è una goduria per il palato.
Dunque, azione! Cerchiamo di evitare che altri infliggano (e di infliggere agli altri) dis-piaceri ai nostri sei sensi. E di preservare la natura. Fonte di somme e leggere piacevolezze.

(di M.Correggia, estratto da greenreport.it, 06/08/2008)

Spostamenti sostenibili: nasce roadsharing.com

www.roadsharing.com è il luogo d'incontro tra chi ha mete comuni: la destinazione di un viaggio, di una vacanza, e perche' no, del posto di lavoro. Così diventa facile, economico e sostenibile spostarsi. Chi offre un passaggio si registra con i propri dati sul sito inserendo luogo di partenza e di arrivo -che saranno georeferenziati grazie alle mappe di Google- e resta in attesa di chi cerca il passaggio verso quella destinazione, o comunque di un luogo lungo il tragitto. A sua volta chi e' in cerca di un passaggio puo' inserire il percorso desiderato e attendere una proposta di passaggio on line.
Quando un utente trova un percorso interessante puo' contattare l'inserzionista, sara' RoadSharing a inoltrare la comunicazione stabilendo cosi' il contatto tra i futuri compagni di viaggio. Il tutto è gratuito.

venerdì 1 agosto 2008

Green map: per viaggiare sostenibile

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Green Map è la mappa interattiva che vi aiuta a trovare le mete più green del pianeta. La mappa è interattiva  e con un clic si possono individuare aree verdi, ristoranti green, punti di riciclo, parchi con attività sostenibili, mobilità sostenibile con mezzi di trasporto ecologici.
La Green Map è nata nel 1995, e ha creato oltre 350 mappe per più di 50 nazioni che promuovono uno sviluppo sostenibile, risparmio ed efficienza energetica. Solo in questi ultimi mesi il progetto è andato online su www.greenmap.org

 

sabato 26 luglio 2008

Goditi la vacanza ma non rovinarla al tuo cane abbandonandolo!

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Decalogo per una vacanza ecologica

Sono di Greenpeace i consigli per una vacanza ecologica dispensati in 10 mosse.

In sintesi:

  1. scegli alberghi a basso impatto ambientale
  2. vai alla scoperta delle ultime grandi foreste primarie
  3. pratica il whalewatching
  4. rispetta la biodiversità
  5. scegli trasporti sostenibili
  6. proteggi il mare
  7. non usare pesticidi chimici e articoli da mare in PVC
  8. mangia OGM free
  9. pratica l’escursionismo di basso impatto
  10. differenzia sempre i tuoi rifiuti

Linkatevi al www.fuoristagione.net e Buona vacanza ecologica a tutti!

giovedì 10 luglio 2008

Quest'anno faccio turismo sostenibile!

La sostenibilità non deve andare in vacanza, ma noi possiamo andare in vacanza con sostenibilità.

Se volete scegliere una vacanza ecologica, orientandovi verso natura, paesaggio, sport, strutture a basso impatto ambientale, responsabilità sociale, bassi consumi, etc., ecco una serie di link che fanno al vostro caso:

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www.ecoturismo-italia.it/

www.girolibero.it/home.php

vacanze in bici e in barca a vela

www.hotelecolabel.it/

www.traterraecielo.it/

www.piste-ciclabili.com/

alberghi con ecoregole

associazione italiana turismo responsabile

www.campiavventura.it

www.legambienteturismo.it/

 

giovedì 26 giugno 2008

Concorso "Demoliamoli": invia le tue foto per denunciare gli ecomostri

Ecomostro di Alimuri (Vico Equense)L a cementificazione, l'abusivismo edilizio, la brutta architettura spesso deturpa il paesaggio e le strutture urbane. Questo tipo di situazione, impattando la bellezza del paesaggio e il decoro dei centri urbani produce un inquinamento cosiddetto visivo. Come tutte le forme d'inquinamento, anche l'inquinamento visivo andrebbe monitorato e denunciato. Il concorso "Demoliamoli" indetto dall' Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti Italiani e dall' Archivio Fotografico Parisio, offre l'opportunità a chiunque voglia, di denunciare, attraverso l'invio di foto, gli "ecomostri" presenti sul territorio campano. Le fotografie dovranno pervenire non oltre il 30 settembre 2008. Info: concorso "Demoliamoli"

martedì 24 giugno 2008

Patologia Ambientale: l'uomo altera l'ambiente ammalandosi

image Le attività umane hanno trasformato quelli che sono gli equilibri naturali del nostro pianeta.

L'uomo troppo spesso agisce per vantaggi immediati ma che hanno ripercussioni a lungo termine sull'ambiente rendendosi responsabile di alterazioni ambientali che sono causa di numerose malattie. Ecco perchè serie patologie sono conseguenza diretta o indiretta delle azioni irresponsabili dell'uomo.

Dalla volontà di migliorare le conoscenze scientifiche in materia, attraverso l'approfondimento di studi biologici e medici è nata, a partire dal 1999, l'iniziativa del prof. Mario Bologna dell' Università degli Studi dell'Aquila, di tenere un corso di Patologia Ambientale.

Alla pagina web http://www.isavemyplanet.org/corsoita.html sono disponibili i capitoli in formato pdf del corso.

lunedì 16 giugno 2008

Per un ufficio più sostenibile

ENERGIA ELETTRICA

1. Spegniamo le luci quando usciamo dall’ufficio, anche solo per pochi minuti, e sempre durante la pausa pranzo e la sera. Spegniamo le luci quando l’illuminazione naturale dell’ufficio è più che sufficiente. E quando serve luce è meglio una piccola lampada da tavolo (con lampadine a basso consumo) per migliorare il comfort dell’ambiente e la direzionalità della luce durante il lavoro. Ricordiamoci di spegnere le luci nei bagni.

2. Attiviamo sempre la funzione di “risparmio energia” del computer (si accede da "impostazioni" → "pannello di controllo”): "stand-by" dopo 5 minuti, "spegni monitor" dopo 10’, "disattiva i dischi" dopo 15’…

3. Durante la pausa pranzo, una sosta prolungata e soprattutto la sera, spegniamo sempre computer, video e stampante. È falsa l’idea che la ripetuta accensione/spegnimento del computer possa arrecare danni allo stesso.

4. Dopo l’uso della fotocopiatrice attiviamo sempre la funzione “energy saver”.

5. Nei mesi estivi usiamo il condizionatore solo se necessario (specie negli uffici esposti a nord). Non serve una temperatura interna di 18-19 °C; si lavora bene anche a 21-22 °C. Mettiamo piuttosto un piccolo termometro alla parete dell’ufficio e verifichiamo la giusta temperatura. Ricordiamo inoltre che condizionatore acceso e finestre aperte non sono certo indice di efficienza.

6. Il caricabatteria di cellulari, notebook etc. va staccato dalla presa dopo l’uso. Anche senza apparecchi collegati, il trasformatore consuma sempre qualcosa: il led è acceso e l’apparecchio rimane tiepido. Obiettivo: riduzione dei consumi annui elettrici del 10-15% (anche di più con un corretto uso dei condizionatori).

CARTA

7. Per ridurre il consumo di carta preferiamo sempre la stampa in fronte retro (per le nostre bozze ma anche per i documenti ufficiali); il risparmio è almeno del 50%.

8. Per stampare documenti provvisori o ad uso interno scegliamo sempre la modalità “bozza” o “risparmio toner”. Si attivano tra le opzioni “proprietà” → “stampante””.

9. Utilizziamo la carta già usata su un lato come blocchi appunti o come post script.

10. Privilegiamo ove possibile la carta riciclata. Per la sua produzione occorre molta meno acqua; per certe tipologie addirittura un decimo di quella necessaria partendo da cellulosa vergine.

11. Il computer fa risparmiare carta (e l’energia e l’acqua per produrla). Non sempre è così indispensabile stampare tutti i documenti. Usiamo di più la posta elettronica e/o le “chiavi USB”.

Obiettivo: riduzione dei consumi annui di carta del 20-25%

ACQUA

12. Mentre ci laviamo le mani è assolutamente inutile tenere sempre aperto il rubinetto (sono 8-15 litri di acqua al minuto). Quindi apriamolo solo per bagnare il sapone e le mani e poi, alla fine, solo per risciacquarle. Il risparmio d'acqua è maggiore del 60-70%. E se proprio non se ne può fare a meno, usiamo solo acqua fredda (il risparmio di combustibile è assicurato).

13. Segnaliamo subito agli Uffici interni competenti eventuali perdite o guasti dei lavandini e dei bagni. Una piccola e apparentemente insignificante goccia del rubinetto può determinare uno spreco anche di 15-30 litri al giorno, ovvero anche 10.000 litri di acqua in un anno.

Obiettivo: riduzione dei consumi annui di acqua del 20%

PROTEZIONE DELLA SALUTE (inquinamento indoor)

Gli uffici sono luoghi con possibili fonti di inquinamento dell'aria indoor: gli impianti di condizionamento, gli arredi, i computer, le stampanti e le fotocopiatrici, possono infatti costituire significative sorgenti di inquinanti e incidere negativamente sulla qualità dell’aria e sulla salute degli occupanti (irritazione degli occhi, delle vie aeree e della cute, tosse, sensazioni olfattive sgradevoli, nausea, torpore, sonnolenza, cefalea, astenia). Per limitare i rischi di inquinamento indoor è necessario adottare opportune misure di comportamento quotidiano nell’uso e nella manutenzione dei materiali e delle diverse apparecchiature in dotazione.

14. Computer: generano campi elettromagnetici (CEM) prodotti dai vari elementi (alimentatore, trasformatore, scanner, amplificatori audio e, soprattutto, monitor). Accorgimenti: stare ad almeno 60 cm dal monitor; usare preferibilmente monitor a bassa emissione elettromagnetica o a cristalli liquidi (non emettono CEM); usare il computer in modo moderato e fare frequenti soste (almeno 10 minuti ogni ora)

15. Stampanti, fotocopiatrici, fax: i processi di stampa possono generare composti organici volatili, polveri di toner, ozono, selenio, cadmio, formaldeide, prodotti sia per rilascio dai materiali impiegati (toner, inchiostri, carta) sia in seguito alla particolare tecnologia di stampa utilizzata. Accorgimenti: collocare preferibilmente le apparecchiature in ambienti separati o, almeno, il più lontano possibile dai tavoli di lavoro (usiamo un allungatore); preferire apparecchiature a bassa emissione; impiegare apparecchiature dotate di filtri per l’ozono; utilizzare preferibilmente carta senza trattamenti con formaldeide; arieggiare spesso l’ufficio; riporre i toner usati negli appositi contenitori disponibili in tutti gli edifici; lavarsi bene le mani dopo aver maneggiato i toner.

(a cura di Punto Energia di Como e CREA -Centro Regionale Educazione Ambientale- di Como)