venerdì 22 febbraio 2008

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mercoledì 20 febbraio 2008

Non raccontateci più ECOBALLE: storia dei rifiuti in Campania

Nel 1994 viene dichiarato ufficialmente lo “stato di emergenza” per i rifiuti in Campania. Le cause? Ecomafia, inottemperanza della Regione Campania al recepimento delle direttive comunitarie, ritardi di pianificazione e di preparazione di discariche idonee. etc, etc, etc...
Il governo nomina il prefetto di Napoli (ordinanza dell’11 Febbraio 1994), primo commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania
: A lui il compito di predisporre un piano di emergenza in attesa del piano Regionale Smaltimento Rifiuti ai sensi del DPR 915/82. Nel 1996 i poteri passano al presidente della Regione che in quel momento in Campania è Antonio Rastrelli (a capo di una coalizione di centrodestra). Al prefetto rimane la gestione del servizio di raccolta, al Presidente della Regione è affidato il compito di redazione del Piano Regionale e per gli interventi urgenti in tema di smaltimento. Nel giugno 1997 è pubblicato il Piano Regionale per lo smaltimento dei rifiuti che prevedeva la realizzazione di due termovalorizzatori e sette impianti per la produzione di CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti). Antonio Bassolino (DS), neopresidente della Regione e nuovo commissario all’emergenza con un bando di gara affida nel 2000 alle società Fibe-Fisia (gruppo Impregilo) la realizzazione di quanto previsto dal Piano Regionale: la prima società avrebbe dovuto costruire e la seconda gestire. Impregilo non porterà mai a termine gli accordi sostenendo come alibi la tesi dell’emergenza infinita. Impregilo e soci avrebbero dovuto costruire sette impianti di produzione di CDR (e lo hanno fatto), edificare due impianti per la termovalorizzazione del combustibile (ne hanno realizzato uno solo, quello contestatissimo di Acerra mai partito e di tecnologia obsoleta), gestire tutti i rifiuti prodotti in Campania. La spazzatura doveva diventare materiale da bruciare (32%), compost destinato al recupero ambientale (33%), scarti ferrosi (3%) e solo il 14% doveva finire in discarica. Ma quella che esce dagli impianti di Cdr (le "ecoballe") è spazzatura triturata. Le ecoballe come dimostrano le indagini,non sono altro che immondizia imballata che non sarà mai possibile bruciare nel rispetto delle norme attuali.

La storia continua con subappalti fraudolenti per il trasporto dei rifiuti, con il controllo illecito del mercato dei siti di stoccaggio. Il rifiuto viene trattato come una merce per introiti spesso d'interesse camorristico. Ad Acerra è stato affittato un sito da un presunto mafioso per la cifra di 9 milioni al giorno delle vecchie lire; la superficie del suolo era stata valutata di 14.500 metri quadrati, mentre dopo un riscontro è risultata essere di 9.500 metri quadrati.Il risultato è che in Campania ci sono, secondo Legambiente, 225 discariche abusive e la criminalità organizzata continua a incrementare i propri profitti gestendo un giro di affari che tocca i 23 miliardi di euro all’anno. E i cumuli di sacchetti per le strade della Regione continuano a crescere

sabato 9 febbraio 2008

Possiedi una coscienza ambientale?


Ti sottopongo il questionario di seguito. Prova a rispondere


  • Ti preoccupi di documentarti sugli elementi tipici dell’ ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico?
  • Visiti i siti internet delle principali Istituzioni Pubbliche che si occupano dell’ambiente?
  • Ti interessi/partecipi alla attività delle associazioni ambientaliste locali?
  • Pensi mai agli svantaggi che le tue azioni possono apportare al sistema ambientale?
  • Usi in modo corretto le risorse, evitando sprechi d’acqua e di energia?
  • Ti preoccupi di non inquinare aria, suolo e acqua
  • Cerchi di ridurre a monte l’accumularsi di rifiuti, scegliendo materiali riciclati, riutilizzati, ecocompatibili
  • Effettui la raccolta differenziata?
  • Rispetti le bellezze naturali ed artistiche?
  • Curi e progetti attività legate al paesaggio urbano e naturalistico?

giovedì 7 febbraio 2008

Ecovademecum: come effettuare una corretta raccolta differenziata

A.S.I.A. , Azienda Servizi Igiene Ambientale di Napoli ha preparato un vademecum su come effettuare una corretta raccolta differenziata. Vogliamo approfittare dei preziosi consigli?

L'"Ecovademecum" è reperibile all'indirizzo

http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.e4faf19049ef50e79588/P/BLOB%3AID%3D6696

lunedì 4 febbraio 2008

Luciano Ligabue e il Ministero dell'ambiente - Spot

Video Ministero dell'Ambiente: il messaggio del diritto di tutti ad un mondo migliore e del dovere di agire ora per contribuire ad esso