L'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) che conta 30 Stati membri, tra cui l'Italia, ha redatto il rapporto "Prospettive ambientali fino al 2030" (Environmental Outlook to 2030)
Il documento identifica 5 "sfide ambientali" - cambiamento climatico, biodiversità e risorse naturali rinnovabili, acqua, qualità dell'aria, rifiuti e veleni chimici - e cerca di affrontarle mettendo in relazione sviluppo economico e politiche globali.
Secondo il rapporto OCSE, alcuni temi specifici hanno raggiunto il livello massimo d'allarme, identificato nella tabella sotto con il simbolo del semaforo rosso; altri temi sono sotto controllo perchè vanno ulteriormente migliorati o perchè incerti (semaforo giallo); infine alcuni temi sono ben gestiti o decisamente migliorati (semaforo verde)
CAMBIAMENTI CLIMATICI | | - riduzione delle emissioni di gas serra per PIL | - emissioni globali dei gas serra - cambiamenti climatici sempre più evidenti |
NATURA E RISORSE NATURALI RINNOVABILI | - aree forestali | - gestione forestale - aree protette | - qualità degli ecosistemi - perdita di specie - invasione di specie esotiche - foreste tropicali - disboscamento illegale - impoverimento dell'ecosistema |
ACQUA | - sorgenti d'inquinamento idrico | - qualità delle acque superficiali e depurazione | - scarsità della risorsa idrica - qualità delle acque sotterranee - acqua per uso agricolo e inquinamento |
QUALITà DELL'ARIA | - emissioni di SO2 e di NOx | - particolato ed ozono troposferico - emissioni per trasporto su strada | - qualità dell'aria urbana |
RIFIUTI E VELENI CHIMICI | - gestione dei rifiuti - emissioni di CFCs | - produzione di rifiuti urbani - emissione di CFCs dei paesi in via di sviluppo | - gestione e trasporto dei rifiuti pericolosi - gestione dei rifiuti nei paesi in via di sviluppo - dispersione di veleni nell'ambiente e nei prodotti |
Adottando dei "pacchetti di linee-guida", la soluzione dei problemi ci costerà solo l'1% del pil globale previsto per il 2030, il che corrisponde a una crescita media annua inferiore dello 0,03% rispetto alle proiezioni. Da qui al 2030 il pil potrebbe quindi aumentare del 97% anziché del 99%, ma in compenso le emissioni di gas serra verrebbero tagliate di circa un terzo rispetto a oggi.