venerdì 31 ottobre 2008

Il Cavalier fossile

Intervista a Luca Mercalli, climatologo: “Sono sorpreso per il duro attacco del governo al programma europeo contro il riscaldamento globale, che è il migliore al mondo. Così si sottovaluta il rischio climatico e ci si arrocca in una posizione retrograda che ci farà perdere anche i vantaggi del nuovo mercato delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Le nostre aziende non innoveranno e domani saranno meno competitive”.

Ascolta l'intervista: clicca qui

(da http://temi.repubblica.it/micromega-online del 22/10/08)

 

venerdì 24 ottobre 2008

Voglio credere a Bagnoli futura. La presenza di balle d'amianto? Spero siano solo "balle"

image Avvistate balle d'amianto a Bagnoli!(vedi video su youtube al link clicca qui) Certo che c'è amianto a Bagnoli! La zona è oltre che un ex area Italsider dove si produceva acciaio, un ex area Eternit dove si produceva cemento-amianto.

A metà degli anni ’90 è stata avviata l’attività di demolizione e smantellamento della fabbrica. A partire dal 2006, si è avviata la bonifica del sottosuolo e si sono aperti alcuni cantieri per la trasformazione del sito. Il progetto "Bagnoli futura", nato nel 2002 per iniziativa del Comune di Napoli, vuole riqualificare un area d'incanto tra collina di Posillipo e golfo di Pozzuoli, che per troppo tempo è stata nascosta alla vista, mostrando un paesaggio al contrario degradato, triste. Gli elementi chiave della trasformazione dell’area sono il verde e la natura: un grande parco di circa 120 ettari occuperà gran parte dell’area oggetto della bonifica. All’interno del parco, attraverso il recupero di alcuni manufatti di archeologia industriale, verranno realizzate attrezzature a scala urbana, attrattori economici e servizi di quartiere.

L'amianto c'è, ma lo si sta prelevando contenendolo nelle Big bags ("in sicurezza") che man mano vengono conferite in discariche autorizzate. Quindi, le balle d'amianto "avvistate" sul luogo di bonifica, potrebbero essere in permanenza solo temporanea, in attesa di essere trasportate in discarica e non dovrebbe esserci nessun pericolo per chi abita nella zona. In effetti, sembra che i tempi delle operazioni si siano allungati per l'aver rinvenuto una quantità di materiali contenenti amianto superiore a quella prevista inizialmente.

Quindi: balle d'amianto abbandonate, territorio ancora una volta offeso, inquinato o semplici (o per meglio dire "complicati") lavori in corso? Voglio credere a Bagnoli futura, ad un progetto che restituirà dignità a quel territorio e riscatto alla persone che ora potranno goderne. Voglio credere ad un bel progetto di riqualificazione di un sito orrendo, un progetto che rende meno orrenda la politica, le amministrazioni pubbliche, le istituzioni, che spesso peccano per interessi privati o noncuranza.

martedì 21 ottobre 2008

Clima ed Energia. Cosa è il pacchetto 20-20-20?

PACCHETTO 20-20-20: Il Consiglio europeo dell'8-9 marzo 2007 fissa gli obiettivi da conseguire a livello comunitario nel 2020


OBIETTIVI PACCHETTO 20-20-20: entro il 2020 riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica (CO2); incremento dell'efficienza energetica del 20%; aumento al 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.

L'Italia richiede modifiche al pacchetto. Una richiesta legittima (non ci sarebbero i presupposti per raggiungere gli obiettivi giudicati troppo severi) o di comodo?

vedi video al link UE: accordi sul clima entro il 2020

Berlusconi taglia i trasporti pubblici!Nuova grave misura del governo contro l'ambiente

La sostenibilità non è una priorità del nuovo governo. Dopo la privatizzazione dell'acqua, arriva pure il taglio sui mezzi pubblici. I prezzi del petrolio continuano a salire e basta guardarsi in giro per vedere come sia aumentata la domanda di mobilità pubblica. Molte persone affermano che pur avendo l'auto, la lasciano quasi sempre in garage, per il "caro petrolio", per l'impossibilità di trovare parcheggio e per il costo di quest'ultimo. L'uso dei mezzi pubblici è inoltre importante per la salute e la qualità della vita, contribuendo a ridurre l'inquinamento e lo stress da "automobilista sempre incavolato". Tutto questo non risulta in linea con le nuove politiche:in una fase in cui aumenta la domanda di trasporto, il governo Berlusconi taglia gli investimenti di circa 250 mln previsti per il 2009 e il 2010 dal governo Prodi, e taglia oltre 1000mln le risorse previste per le ferrovie. Certo, per essere coerenti, lo sono! Mica era previsto nel loro programma politico, preoccuparsi dell'ambiente? (vedi programma politico per le eleziono d'aprile: http://ecopost-mariangela.blogspot.com/2008/04/elezioni-aprile-2008-confronto-fra-i.html. Insomma, "chi (gli elettori dell'attuale governo!) è causa del suo mal, pianga se stesso"

sabato 18 ottobre 2008

Privatizzazione dell'acqua: purtroppo, ora anche in Italia!

image Il Parlamento Italiano ha votato l'articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministroTremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi, con l'assenso dell' opposizione, ha decretato la privatizzazione dell'acqua! L'acqua smette di essere bene primario e disponibile per tutti per diventare una merce sulla quale speculare e con la quale arrecare danno. L'acqua anche chiamata ora blu perchè in esaurimento e quindi preziosa,  diventa un capitale soggetto alle logiche dello stato ed ai flussi del mercato, soggetta a domanda ed offerta. Ma cosa vogliono mercanteggiare? L'acqua è un bene che va garantito a tutti, indipendentemente dal reddito! Che assurdità , che vergogna!

Sporchi interessi privati nella gestione idrica quando invece l'acqua è una seria emergenza ambientale per la sua scarsità , per la ridotta disponibilità di acqua potabile. L'acqua serve per vari usi civili ed è necessaria allo sviluppo. E' non solo una risorsa ma un patrimonio da tutelare. Si pensi piuttosto a migliorare l' efficienza tecnologica  nella captazione, nella potabilizzazione, nell'adduzione, nella distribuzione dell' acqua destinata al consumo umano! Si pensi al disinquinamento delle fonti di acqua, delle falde, degli invasi! E, a proposito di questo, sapete che secondo uno studio dell'ISTAT l' acqua in dotazione individualmente è 303 l/ab/g. nel settentrione e 214 nel meridione (dati del 1999); questo perchè la rete idrica al Sud è meno efficiente e subisce parecchie perdite.  Il Nord, inoltre può contare sulla quasi totalità del prelievo da acque di falda (90%), mentre il Sud dipende da un 15 ad un 25% dalle acque accumulate negli invasi. Il Nord, insomma è  meno esposto a crisi idriche rispetto al Sud.  Viene da chiedersi: questo stato di cose, farebbe salire i costi per l'acqua al Sud rispetto al Nord?

giovedì 16 ottobre 2008

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Oggi GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE". Ancora fame nel mondo: 923 milioni di persone sottonutrite in tutto il pianeta, persone che più che non avere le risorse, non hanno i mezzi per sostenersi.

E' sempre di più allarme sicurezza alimentare anche perchè cambiamenti climatici e boom dei biocarburanti sottrarranno maggiore terra coltivabile proprio nelle regioni più povere dove già c'è precarietà di cibo.

lunedì 13 ottobre 2008

ENERGIA: TANTE LE ALTERNATIVE POSSIBILI!: video da "Non è vero che va tutto peggio"

Bel servizio: una sintesi attenta sull'approvvigionamento energetico possibile e sullo stato delle cose in Italia e in altre parti del mondo. Sferzata nei confronti del nucleare troppo costoso e inquinante (considerando tutto il suo ciclo di vita!) e ampia considerazione di tutte le fonti energetiche alternative possibili, che peraltro sembrebbero sempre più perseguite ed implementate: "non è vero che tutto va peggio" o meglio: "va, meno peggio di quanto si pensi?"

Tema ecologico per WALL-E, nuovo film della Disney-Pixar

WALL-E, il trailer
Video inviato da Virgilio-Musica

Cosa sarà il mondo alla fine del mondo? Un cumulo di rifiuti, nessuna forma umana sopravvissuta. Rimane solo Wall-E, un robottino, un cuore di metallo che però sogna, s'innamora, è curioso, progetta, riutilizza. Può dunque rinascere la civiltà dalle ceneri che abbiamo generato? Positività? Speranza? Questi gli ingredienti dell 'ultimo film della Disney-Pixar in sala il 17 ottobre.

sabato 11 ottobre 2008

"Il più bello dei mari è quello"... "non inquinato": ma cosa galleggia nelle nostre acque?

           

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Il mare non può fagocitare tutto perchè in un apparente equilibrio che è invece molto sensibile. Il mare, come è visibile a tutti, è sempre meno blu, sempre meno pulito.                                                                                                     

Inquinamento visivo e non solo, ovviamente, per ogni tipo di sversamento incontrollato nelle nostre acque, che arriva sulle sponde o che continua a galleggiare nel bel mezzo di un blu che diventa sempre più putrido e verdastro, marrone, grigio, nero (nel caso si tratti di perdite di petrolio)

Gli incidenti delle petroliere e quindi le  perdite di petrolio( ma non solo incidentalmente, qualche volta per la  volontaria pratica di scaricare in mare l’acqua usata per lavare le cisterne) sono l'aspetto di maggiore impatto del problema dell'inquinamento marino, ma una quantità molto magggiore di altri tipi di sostanze inquinanti proveniente da altre fonti finisce nel mare

La plastica ad esempio che come una spugna assorbe i rifiuti tossici che finiscono nell'oceano e che disintegrandosi in piccolissimi frammenti, può essere ingerita dai pesci e conseguentemente impattare la catena alimentare.

Un altro impatto significativo è quello delgi scarichi  di idrocarburi da parte di piattaforme offshore per la produzione di energia e dalle navi

Eutrofizzazione: l' eccessivo apporto di sostanze nutrienti nell’acqua (carbonio, fosforo, azoto, microelementi) attaverso sversamenti provenienti da attività agricole, zootecniche , industriali,  provoca un’abnorme proliferazione di vegetazione sommersa (alghe, piante acquatiche), generando torbidità delle acque,  cattivi odori, consumo di ossigeno incidendo sulla vita delle specie marine vegetali ed animali. L'eutrofizzazione risente inoltre anche dell'aumento della temperatura delle acque dovuto ai cambiamenti climatici.

Scarichi cloacali diretti: quando la mancanza di depuratori  fa arrivare ogni sostanza con tutto la sua capacità inquinante nei fiumi, nei laghi e nel mare

Ancora, sono da considerare nuovi impatti dovuti al sempre più crescente sviluppo tecnologico: nei liquami urbani, specie delle grandi città, in quantità sempre maggiori, nuovi scarti domestici, nuovi prodotti sintetici, acque di lavaggio delle strade, percui possono riscontrarsi concentrazioni sempre più elevate di sostanze tossiche. Da parte delle industrie vengono smaltite elavatissime quantità di scarichi contenenti sostanze sia di natura biodegradabile, che compromettono ulteriormente le capacità di autodepurazione, sia di natura organica e inorganica non biodegradabile, estramente dannose, anche se un piccole quantità, per i cicli biologici.

L’ utilizzazione sempre più diffusa di nuovi prodotti artificiali in agricoltura aumente la quantità di agenti inquinanti e la possibilità di contaminare le acque superficiali e profonde. Il prelievo eccessivo delle risorse idriche, infine, riducie ulteriormente la capacità di autodepurazione del corpo idrico

Infine, la salubrità, la limpidezza dei mari è anche influenzata dalla qualità dell'aria  a causa delle piogge ed attraverso il dilavamento dei suoli e la veicolazione da parte di fiumi.

 

giovedì 9 ottobre 2008

Questioni ambientali ed interessi privati

 

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crisi del petrolio: con la carbon tax e i carbon credits , si sta alimentando una enorme speculazione sui prezzi del petrolio e dell’energia, che penalizza lo sviluppo dei paesi poveri e favorisce il degrado ambientale

 

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impoverimento della risorsa acqua: come misura contro lo spreco dell'acqua, cresce il fenomeno della privatizzazione della gestione idrica  e il mercato ne approfitta per far diventare  fonte di profitto un bene a cui tutti hanno diritto nella quantità e qualità necessarie

 

image  cambiamenti climatici: l'allarmismo rispetto a fenomeni naturali come aumento di produzione di anidride carbonica ed effetto serra è forse (scrivo "forse" perchè è un'affermazione fatta con cautela) ingiustificato e legato ad interessi privati (da parte del mercato delle fonti rinnovabili?). L’effetto serra, da sempre, garantisce sulla terra, una temperatura media di +15 gradi centigradi invece dei  - 18 che si avrebbero se non esistesse, e l’anidride carbonica,  insieme alla luce del sole e all’acqua, alimenta lo sviluppo e la crescita della flora sul pianeta.

 

domenica 5 ottobre 2008

Ambiente: diritto e dovere della collettività

Spesso il giurista dell’ambiente è chiamato a colmare le lacune o le carenze del politico che nella fretta o nel tentativo di mediare interessi contrapposti genera mostri. Basti pensare all’assenza di una legge organica sulla valutazione d’impatto ambientale. La tutela dell’ambiente è una disciplina complessa e trasversale che, per essere adeguatamente compresa, necessita di diverse professionalità. Lo stesso concetto di tutela dell’ecosistema presente nel nuovo art. 117 della Costituzione, sfugge alla formazione del giurista perché implica conoscenze proprie di altre discipline come l’ecologia e le scienze ambientali. (...)
La tutela dell’Ambiente ha senza dubbio una forte connessione con la sicurezza civile che è riconosciuta come diritto fondamentale ed allo stesso tempo si inquadra come dovere di solidarietà. Su tale concetto solidaristico la dottrina francese è concorde nel ritenere che l’ambiente è un “affaire” che interessa tutti, nel senso che ciascun cittadino è allo stesso tempo protagonista e destinatario della tutela dell’ambiente. (...)secondo la Carta francese, c.d. Charte de l’envirronnement, il diritto di vivere in un ambiente salubre è un nuovo diritto fondamentale dell’uomo(...)sicché la tutela dell’ambiente non può essere considerata come un semplice principio politico. Il diritto all’ambiente, così riconosciuto(...) si traduce in particolare in obblighi positivi a carico dello Stato che deve garantire la tutela e la salvaguardia del diritto universale dell’ambiente attraverso il dovere di pianificazione del territorio. Si parla perciò di un vero e proprio diritto soggettivo all’ambiente che finisce per condizionare tanto la produzione normativa e le politiche ambientali di settore, quanto l’attività delle pubbliche amministrazioni nella fase della gestione. (...)

In più occasioni anche la giurisprudenza italiana, prima ancora di parlare di valore costituzionalmente protetto, ha rilevato che l’ambiente è “un bene primario ed assoluto” e la sua protezione è “elemento determinante per la qualità della vita”, pertanto “non persegue astratte finalità naturalistiche o estetizzanti, bensì esprime l’esigenza di un habitat naturale nel quale l’uomo vive ed agisce e che è necessario alla collettività e, per essa, ai cittadini”. In tale modo, la Consulta ha posto l’accento sul riconoscimento di nuove situazioni giuridiche meritevoli di tutela, in quanto ha anche riconosciuto che il danno ambientale può recare lesione alla posizione giuridica dei singoli.

(di Vincenzo Pepe estratto da www.opinione.it del 29-09-2008)