giovedì 27 dicembre 2007
2008:il nuovo futuro comincia da qui!
ma nessun momento cristallizza e insieme libera i sogni
come quella magica frazione di secondo
che fa scattare la mezzanotte dell'inizio del nuovo anno
Buon inizio 2008!... il futuro comincia da qui
Buon anno di sogni e di miracolose intuizioni
Buon anno di progettualità costruttiva e di esistenze felici consolidate
Buon anno di pace, d' amore,
Buon anno di emozioni e di meraviglia,
Buon anno di pensieri ecologicamente orientati
Buon anno di cuori pieni e di menti libere!
AUGURI a TUTTI da Mariangela
lunedì 17 dicembre 2007
I have a dream...
I have a dream..., una città soprattutto per i bambini, una città con un futuro
lunedì 10 dicembre 2007
Il riciclo della carta: una scelta importante per la riduzione dei rifiuti
sabato 8 dicembre 2007
La nuova ISO 9001:2008
Il titolo della norma dovrebbe sempre essere: “Quality management systems - Requirements” e anche il sommario e la suddivisione in capitoli rimarranno gli stessi.
Il documento che costituisce il principale riferimento per la revisione sarà il TR Q 0005:2005 giapponese dal titolo “Quality management system – guidelines for sustainable growth”.
Lo standard subirà solo alcuni ritocchi, si tratterà, infatti, di una correzione più che di una vera e propria revisione.
I ritocchi che sono stati proposti riguardano una cinquantina di punti e confluiscono tutti in tre grandi filoni:
- maggiore chiarezza del testo - interpretabilità dei requisiti
- traducibilità della norma
Lo scopo di questo emendamento è quello di rendere la norma più chiara e più facilmente utilizzabile e di aumentare la sua compatibilità con la ISO 14001.
Per ora le modifiche importanti riguardano:
- possibilità di gestire i processi in outsourcing tramite le modalità previste dal punto 7.4 dell'attuale norma
- possibilità di accorpare le sei procedure oggi richieste
- relativo alle infrastrutture
- possibilità di far coincidere i momenti di verifica, riesame e validazione nella fase di progettazione e sviluppo
- possibilità di ridurre la valutazione dei fornitori ai soli prodotti approvvigionati che hanno effetto sulla conformità del prodotto
- introduzione della conferma di capacità di misura dei dispositivi utilizzati
Per quanto riguarda la nuova ISO 9004 si sa che fornirà una guida:
- ai vertici delle organizzazioni per conseguire un successo sostenibile
- per ricordare che i prodotti devono essere di qualità e si devono realizzare per soddisfare i clienti e le altre parti interessate
- per meglio correlare il Sistema di Gestione della Qualità con gli altri Sistemi di Gestione
- per meglio utilizzare la norma in combinazione con i modelli di eccellenza (EFQM, Deming Prize, Baldrige Award, ecc.)
Anche la ISO 9000:2005, che riguarda la Terminologia, è in corso di revisione, verranno introdotti, infatti, nuovi termini in relazione alle future norme.
A corredo di tutto il lavoro fatto, verranno aggiornate anche le Guide e i Documenti di supporto:
- "Audit sulla tenuta sotto controllo dei dispositivi di monitoraggio e misurazione"
- "Audit sul processo di progettazione e sviluppo"
- "Codice di comportamento ed etica dell'auditor"
- "Guida agli aspetti culturali delle attività di audit"
- "Sono i risultati che contano!"
(fonte notizia: Qualitiamo-la Qualità gratis sul web http://www.qualitiamo.com/contenuti.html)
Quanto sono "verde"?
Il servizio è messo a disposizione dal "London Development Agency (LDA), per fornire ai londinesi informazioni, consigli e supporto per migliorare la sostenibilità del loro stile di vita
lunedì 26 novembre 2007
La certificazione: per le aziende nell'ottica del cambiamento
L'applicazione delle norme ISO impone un riesame critico del modo di lavorare, genera cambiamenti nella gestione dell’organizzazione aziendale, con riflessi non solo sul modo di lavorare, ma anche culturali. Cambia o deve cambiare ad esempio l’atteggiamento nei confronti degli errori.
L’evento negativo diventa un'opportunità, qualcosa da cui partire per migliorare il sistema
(vignetta di Bruno Bozzetto)
sabato 24 novembre 2007
Perchè le aziende si certificano
La Certificazione è una procedura con rilascio di attestazione scritta, con cui una terza parte accerta che un prodotto, un processo o un servizio è conforme ai requisiti specificati.Le norme volontarie ISO, attraverso la loro applicazione, permettono di dimostrare da parte dell'azienda, il soddisfacimento o l'adeguamento a requisiti di qualità, ambientali, di sicurezza, di prodotto. La certificazione migliora l'intero sistema aziendale soprattutto attraverso il controllo e le azioni correttive. Gli imprenditori spesso intraprendono tale percorso spinti dalle richieste più o meno vincolanti da parte dei committenti e dai mercati oppure da imposizioni di natura legislativa. Diversi gruppi industriali, ad esempio, già da tempo impongono ai propri fornitori l’adozione di un sistema qualità certificato, ovviamente al fine di una maggiore garanzia qualitativa sulla fornitura ed una conseguente riduzione dei costi dei controlli. Anche il settore pubblico contribuisce alla spinta in tale direzione: primo fra tutti il settore degli appalti che, con l’attuale legge Merloni-ter, introduce obbligatoriamente la certificazione ISO 9000, cassando l’attuale albo nazionale dei costruttori. Inoltre, fra le motivazioni che spingono ad ottenere tale certificato è presente l’effetto pubblicitario generato dalle prime aziende che tagliavano il traguardo. Un vantaggio, ovviamente, in lenta caduta con l’aumentare del numero di certificati emessi. Al di là di queste motivazioni di natura esterna, è bene ricordare che l’unico, importante beneficio che si otterrà da un sistema qualità certificato, a lungo termine, sarà un miglioramento di natura interno
martedì 20 novembre 2007
Comportamenti ecoresponsabili
Comportamento ecoresponsabile | Azioni |
Contribuire alla riduzione ed alla valorizzazione dei rifiuti | - predisponi bidoni appositi per la raccolta differenziata e sensibilizza tutta la famiglia ad usarli nel modo giusto - utilizza materiali durevoli e/o materiali biodegradabili e compostabili - cerca di acquistare prodotti sfusi oppure prediligi prodotti con poco imballaggio |
- chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti, ti radi o fai lo shampoo - non dimenticare i rubinetti aperti - ripara i rubinetti che gocciolano - regola il flusso dell'acqua dello scarico del WC, installando una cassetta di scarico dotata di doppio tasto o, anche, prima di questo, inserendo nella cassetta dello scarico un mattone, o una bottiglia piena d’acqua, facendo attenzione a non ostacolare il galleggiante e il meccanismo di scarico - usa sempre la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico - non lavare troppo spesso l’auto e quando lo fai usa il secchio - innaffia il giardino con parsimonia e sempre verso sera: quando il sole è calato, l’acqua evapora più lentamente e non viene sprecata ma assorbita dalla terra. Aggiungi abbondante pacciamatura, proteggerà le tue piante dalla siccità e dall’arsura. Quando puoi, raccogli acqua piovana e usala per innaffiare. Per il tuo giardino scegli piante meno bisognose di acqua e installa un sistema di irrigazione programmabile con il timer - per lavare i piatti o le verdure: riempi un contenitore, lava e usa l’acqua corrente solo per il risciacquo - usa la doccia. Puoi risparmiare fino al 75% - controlla il tuo contatore a rubinetti chiusi. Una perdita nelle tubature può costare moltissimo | |
- spegni computer, schermi, TV quando non utilizzati e non lasciare il cellulare in carica se non è necessario. - usa sempre la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico o a mezzo carico (purché con la possibilità di scegliere il lavaggio a mezzo carico) - non dimenticare accese le lampadine quando non sono necessarie - quando acquisti un elettrodomestico consulta la sua etichetta energetica e scegline uno di classe A - utilizza materiali riciclati invece che materie prime contribuisci così a risparmiare l’energia utilizzata per l’estrazione, il trasporto e la raffinazione - se la temperatura interna della casa supera i 19 °C, puoi abbassarla di 1 solo °C - se la tua casa è di nuova costruzione o deve essere restaurata, pensa a migliorarne l’isolamento ! - per areare gli ambienti, tieni le finestre spalancate solo per alcuni minuti. Infatti questo permette di cambiare una gran quantità d’aria senza raffreddare le pareti, mentre tenere le finestre un po’ aperte per l’intera giornata non rinnova l’aria a sufficienza e raffredda le pareti, sarà quindi necessario utilizzare più energia per riscaldare le pareti e portare la temperatura della stanza ad un livello confortevole -prediligi le fonti energetiche alternative (tipo pannelli solari) | |
- scegli tessuti biologici, tipo cotone e lino, per l'abbigliamento e per gli arredi | |
- se devi fare un viaggio, prediligi i trasporti marittimi che sono quelli che consumano meno energia: a parità di quantità di merci trasportate la metà di quelli ferroviari e 5 volte in meno di quelli su gomma - se devi prendere l'aereo, scegli tour operator, hotel e altri servizi che aderiscono ai principi del turismo sostenibile (esiste anche l’ecolabel per i servizi turistici) ed evita di volare se la destinazione è inferiore ai 500 km - se devi acquistare un’automobile, dal punto di vista delle emissioni di CO2, la scelta migliore è un’auto utilitaria nuova perché le auto usate consumano di più e producono più emissioni mentre i modelli a 4 ruote motrici hanno un impatto doppio rispetto alle utilitarie. Se la tua auto ha l’impianto ad aria condizionata controllalo regolarmente per evitare l’emissione di gas dannosi nell’ambiente - organizza gli spostamenti casa-lavoro insieme a due altri colleghi in modo da utilizzare una sola auto invece di tre auto separate - preferisci utilizzare i mezzi pubblici. Quando ciò non ti è possibile, puoi adoperare alcune regole per risparmiare carburante e limitare le emissioni di gas serra viaggiando in auto: non scaldare il veicolo da fermo; è bene avere sempre la corretta pressione dei pneumatici. Inoltre, ricorda che La 4a e 5a marcia sono le più economiche in termini di consumo - prediligi l' acquisto di prodotti locali perché, rispetto a prodotti importati è stato consumato meno carburante per il loro trasporto |
I tempi impiegati dalla natura per eliminare quello che noi abbiamo prodotto
- PIATTO IN PLASTICA: 100-1000 ANNI
- SACCHETTO PLASTICA: 100 – 1000 ANNI
- BOTTIGLIA DI PLASTICA: 100 – 1000 ANNI
- CONTENITORE PLASTICA: 100 – 1000 ANNI
- BARATTOLO DI LATTA: 50 ANNI
- BOTTIGLIA DI VETRO: INDETERMINATO
- CARTONE DEL LATTE: 1 ANNO
- SIGARETTE: 3 – 10 MESI
- TORSOLO DI MELA: 2 MESI
- FAZZOLETTO CARTA: 3 MESI
- TOVAGLIOLI CARTA: 3 MESI
- SCATOLA DI CARTONE: 2 MESI
La realtà contestualizzata a danno dell'ambiente
Il termine realtà, avendo origine dal latino "res" è relativo al "mondo delle cose", consequenzialmente la realtà è il sistema a cui noi stessi abbiamo dato forma. Sulla base di questa considerazione, direi che "il mondo delle immagini" al pari del "mondo delle cose" è reale perchè prodotto dalla stessa mente. Distinguerei una realtà contestualizzata e una realtà immaginaria. La realtà contestualizzata è quella che abbiamo sotto gli occhi, quella della società in cui siamo tristemente integrati, dove tutto va di fretta..si corre..si corre..verso modelli assurdi di potere e prevaricazione. Tutto viene stravolto e non rispettato: la natura dell'uomo e delle cose. La realtà immaginaria è una realtà non convenzionale, parallela alla prima per non subirne gli influssi...In questa possiamo inseguire i sogni rifiutando i mezzi del potere, le strumentalizzazioni, le banalità, gli stupidi adattamenti, le tristi compensazioni. In questa siamo noi stessi, fedeli alla nostra immaginazione piuttosto che alla nostra immagine venduta\svenduta. In questa possiamo sfuggire alla pressione globalizzatrice che uniforma le menti, a danno delle infinite possibilità espressive dell'uomo. In questa il rispetto della natura e dell'ambiente è possibile, nell'altra, diventa difficile. Perché, la natura come il pensiero umano assurge la sua forza e la sua espressione massima lontana dalle contaminazioni, perché menti pure e natura pura insieme assicurano quello che possiamo chiamare "equilibrio ecologico"
sabato 29 settembre 2007
domenica 23 settembre 2007
L'amore al tempo dell'inquinamento globale
Pianeta Terra, anno ..., praticamente a breve: scenari fumosi e degradati, uomini e donne vestiti con tute e mascherine, come per andare alla guerra: visione apocalittica o reale? Ma l'amore..l'amore...ai tempi dell'inquinamento globale, così come ai tempi della informatizzazione e dell'industrializzazione avanzata, della globalizzazione, dello svilimento della dimensione umana e della distruzione delle coscienze..l'amore..l'amore..."l'amore e il suo respiro", quale futuro avrà?
domenica 16 settembre 2007
Utopia tecnologica
Ogni volta che l’uomo scopre una nuova tecnologia, prima di utilizzarla dovrebbe chiedersi quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi che essa comporta. Troppo spesso invece si tende a considerare solo il lato vantaggioso, soprattutto se gli svantaggi non sono immediati. Una società intelligente dovrebbe essere in grado di valutare attentamente, oltre ai benefici, anche il prezzo che si dovrà pagare ogni qual volta si decide di utilizzare nuove tecnologie. Inoltre, bisognerebbe cercare di massimizzare i benefici e ridurre al minimo gli effetti negativi.
Il discorso a molti sembrerà bello, ma utopistico. Sembra utopistico proprio perché la nostra società è basata sul consumismo, sulla ricerca del benessere, spesso apparente, ad ogni costo. Dico apparente perché, se da un lato si aumentano le comodità dall’altro si peggiora l’ambiente in cui viviamo, allora non si può parlare di un aumento vero e proprio del benessere.
Crisi ecologica=crisi della società
Le risorse del pianeta sarebbero sufficienti a soddisfare i bisogni fondamentali della popolazione se....si facesse ricorso a materie prime, a merci e servizi ben diversi dagli attuali, anche se forniti dalla tecnica (risorse ecocompatibili, a basso impatto ambientale). Ma le soluzioni tecniche non bastano. L'analisi delle varie crisi delle risorse naturali mostra che esse sono dovute allo scontro fra interessi privati e beni collettivi; allo sfruttamento privato di risorse, come l'aria o l'acqua o i prodotti del suolo, che a rigore non hanno un padrone.La crisi ecologica è sostanzialmente crisi dei beni collettivi. Siamo chiusi in una trappola di vantaggi iniqui, pur vivendo in una società più ricca di quelle precedenti, la povertà è ancora radicata in molte parti del mondo, dove non sono garantiti nemmeno i beni primari.
Alcuni ricercatori suggeriscono che i beni collettivi dovrebbero essere ridistribuiti in base a calcoli precisi, in modo da garantire a tutti un reddito di cittadinanza sufficiente a migliorare la propria vita e quindi a riprendersi la propria dignità sociale.
Le città moderne: come "Leonia"?
La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal piú perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall'ultimo modello d'apparecchio. Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: piú che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole piú averci da pensare. Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s'espande, e gli immondezzai devono arretrare piú lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le cataste s'innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro piú vasto. Aggiungi che piú l'arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, piú la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. E'una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne. Il risultato è questo: che piú Leonia espelle roba piú ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature dell'altroieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri. Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale, immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell'una e dell'altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano. Piú ne cresce l'altezza, piú incombe il pericolo delle frane: basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un fiasco spagliato rotoli dalla parte di Leonia e una valanga di scarpe spaiate, calendari d'anni trascorsi, fiori secchi sommergerà la città nel proprio passato che invano tentava di respingere, mescolato con quello delle città limitrofe, finalmente monde: un cataclisma spianerà la sordida catena montuosa, cancellerà ogni traccia della metropoli sempre vestita a nuovo. Già dalle città vicine sono pronti coi rulli compressori per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi immondezzai.
da: Le Città Invisibili di Italo Calvino
Lo Swadeshi di Gandhi:l’alternativa alla globalizzazione
Il principio Swadeshi (“autosufficienza”) di Ghandi è l’opposto del concetto di globalizzazione dell’economia e proprio per questo ne rappresenta l’alternativa
Secondo tale principio, l’unità di base del governo dovrebbe essere la comunità locale, per un mondo unito nella diversità.
Le cosiddette “Repubbliche Villaggio”sono comunità indipendenti capaci di provvedere ai propri bisogni, sviluppando le merci e i servizi locali, evitando così la dipendenza economica da mercati esterni
La comunità villaggio dovrebbe essere l’espressione dello spirito familiare, un’estensione della famiglia piuttosto che una collezione di individui in competizione fra loro
Inoltre, il principio adottato di “produzione delle masse” piuttosto che di “produzione di massa” restituirebbe dignità al lavoro fatto con le mani. Infatti, consegnando il lavoro alle macchine perdiamo non solo i benefici materiali ma anche quelli spirituali, poichè il lavoro manuale porta con sè meditazione e soddisfazione personale.
La produzione di massa si interessa solo del prodotto, mentre la produzione delle masse si interessa del prodotto, dei produttori e del processo.
La forza trainante dietro la produzione di massa è il culto dell’individuo.
Mentre, il desiderio dell’ espansione dell’economia su scala globale, altro non è che il desiderio per il profitto personale
Un’economia su base locale promuove lo spirito, le relazioni e il benessere comunitario: tale economia incoraggia l’aiuto reciproco. I membri del villaggio si prendono cura di se stessi, delle famiglie, dei vicini, degli animali, delle terre, delle foreste e di tutte le risorse naturali per il beneficio delle generazioni presenti e future. La produzione di massa porta le persone a lasciare i villaggi, le terre, i loro mestieri, le fattorie, per andare a lavorare nelle fabbriche. Invece di esseri umani con una dignità in una comunità che si autostima, la gente diventa un ingranaggio della macchina, davanti ad una catena di montaggio, vivendo nei ghetti delle città, dipendendo dalla pietà dei padroni.
Un numero sempre più esiguo di persone sono richieste nella produzione, poichè gli industriali vogliono una produttività sempre più alta . I padroni dell’economia monetaria vogliono macchine sempre più efficienti e veloci e il risultato sarà che uomini e donne resteranno disoccupati e considerati scarti della società. Una tale società genera milioni di persone senza radici e lavoro che dipendono dallo stato o che praticano l’accattonaggio.
Non ci può essere vera pace nel mondo se guardiamo gli altri paesi come fonte di materie prime o come mercati per i prodotti finiti dell’industria. Il seme della guerra viene seminato dall’avidità economica. “C’è abbastanza per soddisfare i bisogni di ognuno ma non abbastanza per l’avidità di ognuno” disse Gandhi.
Swadeshi è quindi un prerequisito indispensabile della pace.
Swadeshi è la via della vera pace: la pace con se stessi , fra i popoli e con la natura. L’economia globale spinge le persone verso la massima efficienza, l’alto rendimento, e all’ambizione personale. I risultati sono lo stress, la mancanza di valori e di pace interiore, la perdita di spazi per i rapporti personali e familiari e della vita spirituale.
Il percorso della storia: evoluzione o involuzione?
Ripercorrendo i principali momenti storici dell'umanità, siamo partiti dalla primitiva età della pietra (stone age), passando per la ricca età dell'oro (golden age) e quindi per la sorprendente era spaziale(space age) fino ai giorni nostri: l'era moderna, simbolo forse di altissima civiltà, progresso e tecnologia? NOOO. Piuttosto simbolo di autodistruzione, svilimento dell'ambiente umano, inciviltà, involuzione. Potremmo chiamarla la GARBAGE, ovvero l'era dei rifiuti
mercoledì 11 luglio 2007
Una bella definizione di ecologia
Una interessante definizione di cosa sia l'ecologia oggi ci è fornita da Ynestra King (ecofemminista):
“La scienza ecologica si occupa dell’interrelazione tra tutte le forme di vita, ed ha come fine l’armonizzazione della natura: umana e non-umana. Si tratta, dunque, di una scienza che mira all’integrazione, in un’epoca di frammentazione e di specializzazione delle conoscenze. È anche una scienza critica, che pone le basi e rende necessaria una critica alla società esistente; ed è, infine, una scienza ricostruttiva poiché suggerisce direzioni per ricostruire la società umana in armonia con l’ambiente.”