martedì 20 novembre 2007

La realtà contestualizzata a danno dell'ambiente

Il termine realtà, avendo origine dal latino "res" è relativo al "mondo delle cose", consequenzialmente la realtà è il sistema a cui noi stessi abbiamo dato forma. Sulla base di questa considerazione, direi che "il mondo delle immagini" al pari del "mondo delle cose" è reale perchè prodotto dalla stessa mente. Distinguerei una realtà contestualizzata e una realtà immaginaria. La realtà contestualizzata è quella che abbiamo sotto gli occhi, quella della società in cui siamo tristemente integrati, dove tutto va di fretta..si corre..si corre..verso modelli assurdi di potere e prevaricazione. Tutto viene stravolto e non rispettato: la natura dell'uomo e delle cose. La realtà immaginaria è una realtà non convenzionale, parallela alla prima per non subirne gli influssi...In questa possiamo inseguire i sogni rifiutando i mezzi del potere, le strumentalizzazioni, le banalità, gli stupidi adattamenti, le tristi compensazioni. In questa siamo noi stessi, fedeli alla nostra immaginazione piuttosto che alla nostra immagine venduta\svenduta. In questa possiamo sfuggire alla pressione globalizzatrice che uniforma le menti, a danno delle infinite possibilità espressive dell'uomo. In questa il rispetto della natura e dell'ambiente è possibile, nell'altra, diventa difficile. Perché, la natura come il pensiero umano assurge la sua forza e la sua espressione massima lontana dalle contaminazioni, perché menti pure e natura pura insieme assicurano quello che possiamo chiamare "equilibrio ecologico"

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